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Il talento del Barça si è espresso in vista della semifinale contro il Bayern
BARCELLONA (Spagna) - Vigilia di Champions League per il Barcellona che ospiterà il Bayern domani - mercoledì 6 maggio - per l’andata delle semifinali, ma per una volta non sono tante le parole di Luis Enrique a catalizzare l’attenzione dei media.
C’è una sala stampa affollatissima per ascoltare Leo Messi in una delle rarissime interviste pubbliche e l’argentino non si tira indietro. Parla di tutto la Pulce, dall’importanza della gara come rivincita del 2013 (“Ci dispiacque come finì quella volta ma questa sarà un’altra storia”) al rapporto con Guardiola e alle differenze con Luis Enrique: “Guardiola ci conosce bene tutti, è stato tanto tempo con noi e insieme abbiamo vissuto momenti importanti e vinto molti titoli. Siamo però al 50%: lui conosce noi e noi conosciamo lui e quello che chiede ai suoi giocatori. Lui studia tutto e non lascia nulla al caso. Penso sia giusto che il pubblico lo applauda, ha dato tanto al club. Poi una volta che inizierà la partita tiferanno solo per noi. Da quando ha lasciato il Barcellona però non ho più rapporti con lui. Ci siamo incrociati a un gala della Fifa e basta. Quando era il nostro tecnico avevamo un buon rapporto, ma dopo non ci siamo più sentiti. Ci salutiamo se ci incontriamo e stop”.
Si passa allora al tecnico attuale del Barca: “Il mio rapporto con Luis Enrique? Già ho chiarito: non abbiamo alcun problema, ho un ottimo rapporto con lui come con tutti i miei compagni. Non si possono fare paragoni tra lui e Guardiola, ognuno ha la sua idea e il suo modo di impostare le partite. Uno chiede una cosa e l’altro ne chiede un’altra, vedono le cose in maniera differente su alcuni punti e simili su altre”.
Per Messi non ci sono favoriti contro il Bayern: “A questi livelli non ci sono favoriti, sono due grandi club con grandi giocatori. In semifinale non esistono favoriti. Le loro tante assenze? Non saranno un alibi per loro come non lo fu per noi nel 2013. Noi non abbiamo pressioni particolari, ma l’obbligo di provare ad andare in finale, che appartiene a tutti i grandi club. Non si chiama pressione ma obbligo per quel che significa questo club”.
Il tridente del Barça sembra insuperabile ma Messi non si sbilancia nel dire che Suarez e Neymar sono i migliori compagni che abbia mai avuto: “Non lo posso dire, ho avuto la fortuna di giocare con grandissimi campioni e non posso scegliere ma con loro mi trovo benissimo. Io il leader? Ho sempre detto che mi considero uno in più in uno spogliatoio in cui ci sono giocatori importantissimi. Siamo tutti uguali e tutti con il diritto di sentirsi come vogliono”.
