L'agente del gioiellino Montoya, José Maria Orobitg, ha spiegato che le prossime due sessioni di mercato dei blaugrana saranno bloccate
BARCELLONA (Spagna) - Inseguito sul calciomercato da Napoli, Roma e altri club italiani Martin Montoya è un pezzo pregiato che fa gola. Messo in disparte da Luis Enrique, che gli preferisce tre giocatori nel suo ruolo, considerandolo adatto solo a difendere e meno a spingere, il giocatore sembrava sul punto di dover salutare il club azulgrana già a gennaio, ma in realtà la situazione è assai più complessa.
Il Barcellona ha “paura” a fare cessioni perché la sanzione dell’Uefa, che gli ha bloccato le prossime sessioni di mercato, incombe come una mannaia e qualsiasi mossa in uscita potrebbe essere azzardata come ha spiegato l’agente di Montoya, Josè Maria Orobitg, a "LaRoma24.it": “Il Barcellona non può tesserare nessuno se non tolgono questa penalizzazione. Il club non potrà operare sul mercato in entrata né entro i confini spagnoli né in campo internazionale, per le prossime due sessioni, quella di gennaio e quella estiva di luglio e agosto. Io ho molti giocatori del Barça e so che non daranno via nessuno se non toglieranno questa sanzione, cosa che non credo avverrà. La decisione definitiva verrà presa in dicembre. Se verrà revocata magari a giugno se ne potrà parlare, ma a gennaio non credo”.
Eppure tutti cercano Montoya: “Perchè vogliono che il Barcellona paghi una parte dell’ingaggio. Tutti vogliono pagare poco o chiedere in prestito i giocatori al club blaugrana e io ne ho altri come ad esempio Sergi Roberto e tutti i club interessati chiedono la stessa cosa: che paghi l’ingaggio o almeno una parte il Barcellona. I blaugrana pretendono invece che le società paghino tutto per i propri giocatori, se la Roma vuole il ragazzo dovrebbe pagare il cartellino e l’ingaggio di Montoya. Il Barcellona però ha detto chiaramente che non partirà nessuno nel mercato di gennaio se non potrà acquistare e io di giocatori che possono avere possibilità di essere ceduti ne ho. Ovviamente sappiamo che nel calcio le cose possono cambiare rapidamente, in questo momento però la situazione è questa”.
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