Marco Degennaro ha parlato della delicata situazione venutasi a creare a Chiasso
CHIASSO - Dodici partite, dodici punti, sei reti segnate: quelli del Chiasso sono numeri da…brividi. Solo l’inizio disastroso del Bienne – vittorioso domenica sul Wil – e le ovvie difficoltà del neo-promosso Le Mont permettono ai rossoblù di restare a galla e di non dover guardare tutte le avversarie dal basso. Dalle parti del Riva IV la situazione è davvero delicata. Eppure è difficile trovare delle spiegazioni plausibili. Una squadra che può avere in rosa giocatori del calibro di Regazzoni, Magnetti, Djuric, Guatelli, Diarra, Hassell e Quaresima non può essere nella situazione in cui si trova il team di Zambrotta. Ma dove stanno i mali del Chiasso?
Abbiamo interpellato il direttore generale rossoblù Marco Degennaro che ovviamente riconosce il momento negativo della squadra: “La situazione è sicuramente delicata. Sabato abbiamo offerto una prestazione vergognosa. Dopo un paio di partite discrete/buone abbiamo nuovamente fatto cilecca”.
Dove stanno i problemi?
“A saperlo saremmo già intervenuti. La medicina attualmente non ce l’abbiamo, altrimenti avremmo già messo mano dove serviva. È chiaro che le cause sono molteplici e non una sola. Sono tanti i motivi che portano a una situazione del genere”.
Non si può essere felici nemmeno di Zambrotta…
“Abbiamo dodici punti in altrettante partite e dire che siamo soddisfatti sarebbe falso. Naturalmente non è nemmeno corretto dare tutte le colpe all’allenatore”.
C’è forse paura nell’intervenire su Zambrotta visto il suo curriculum?
“No, il curriculum ce l’ha da giocatore e non da allenatore. Dunque, almeno da parte mia, non c’è questa paura”.
Urgono reazioni, altrimenti intervenire sarà inevitabile…
“Ci dovrà essere una reazione perché la nostra non è una squadra che gioca contro l’allenatore. Dunque mettiamola così, la reazione sarà inevitabile”.