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SERIE AMoratti: "Mazzarri è nei guai se la squadra non cresce"

20.10.14 - 12:34
L'ex numero 1 nerazzurro si è espresso a proposito della situazione attuale dell'Inter
Moratti: "Mazzarri è nei guai se la squadra non cresce"
L'ex numero 1 nerazzurro si è espresso a proposito della situazione attuale dell'Inter
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MILANO (Italia) - Svuotato di energie e completamente provato. Così si è sentito ieri Walter Mazzarri dopo il rocambolesco pari della sua Inter col Napoli. E se la reazione del tecnico nerazzurro al gol del momentaneo 1-1 di Guarin si è vista chiaramente, si può solo immaginare cosa abbia provato dopo, quando il Napoli si è riportato sopra al 90’ con Callejon e quando successivamente Hernanes ha realizzato nel recupero la rete del 2-2.

Non era più in panchina Mazzarri perché espulso da Orsato, ma di sicuro avrà sfiorato l’infarto. Era troppo importante questa gara per il tecnico nerazzurro: la voglia di sgambettare la sua ex squadra era addirittura inferiore alla necessità di uscire dal tunnel in cui s’era cacciato, con due ko consecutivi. San Siro si era schierata a metà contro di lui in avvio, sapeva di dover sostenere un esame probabilmente decisivo Mazzarri. Superato a metà dopo il pareggio perché se Ausilio e Thohir continuano a dargli fiducia, buona parte del popolo interista resta scettico sulle capacità e l’adattamento dell’ex allenatore azzurro a Milano. Sente troppo la pressione, non cambia modulo, è troppo nervoso. Tante le accuse ed un pizzico di scetticismo c’è anche in chi l’ha scelto per venire all’Inter.

Quel Massimo Moratti che oggi ha preso parte all’assemblea dei soci e che ha detto la sua su Mazzarri e il suo rapporto col pubblico: “Vediamo, ieri ha avuto una buona reazione, è una persona seria. Il calcio è pragmatico, dipende dai risultati e dai miglioramenti. E’ sempre la prossima partita quella che conta, finché rimane il pensiero o il progetto di crescita va bene. Se questa situazione dovesse decrescere allora lo vedo nei guai. Mazzarri sarebbe già esonerato con me? Io sono un pessimo esempio, ho mandato via un allenatore che aveva vinto il campionato due giorni prima, non sono da prendere come esempio”.

Moratti aveva scelto anche Stramaccioni, che dopo le delusioni interiste si sta rifacendo a Udine: “Sono contento per lui, come di tutti gli altri allenatori che passano da noi e hanno successo. Stramaccioni nasce dall’Inter e sono felice”.

La tv lo ha inquadrato mentre esultava come un tifoso da curva ai gol dell’Inter ieri in tribuna, dov’era seduto accanto a Thohir: “In confronto alle partite precedenti è stata diversa, positiva, con orgoglio e determinazione. Questo è il fatto importante, che la squadra sia cresciuta. Thohir più interista? Credo di sì, quando sei nelle posizioni di grande responsabilità lo diventi. Lo è decisamente, è molto preoccupato sempre prima delle gare, come ogni tifoso. Spero ci sia ancora consentito di saltare quando la propria squadra fa gol. Thohir è una persona seria, ha lavorato con attenzione in tutti i settori, fa tesoro delle esperienze. Credo che non ci sia da lamentarsi. Bisogna avere fiducia, magari ci vorrà del tempo per ottenere dei risultati, ma alcuni buoni già ci sono”.

itm/red

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