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CANOTTAGGIOU23: medaglia d’oro per il 2 senza leggero rossocrociato

25.08.16 - 17:55
Assegnati i primi titoli mondiali: argento per il 4 di coppia femminile svizzero U23
U23: medaglia d’oro per il 2 senza leggero rossocrociato
Assegnati i primi titoli mondiali: argento per il 4 di coppia femminile svizzero U23
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ROTTERDAM (Paesi Bassi) – La quinta giornata dei mondiali olandesi ha regalato grosse soddisfazioni per i colori rossocrociati. Come già riferito, in mattinata, il 4 di coppia femminile juniori comprendente la luganese Olivia Negrinotti ha superato il sempre insidioso ostacolo dei ricuperi, grazie al secondo posto in scia alla formazione italiana. Il quartetto rossocrociato lo ritroveremo quindi nelle semifinali in programma nel tardo pomeriggio di sabato.

La giornata è poi proseguita con le prime finali. Nel due senza pesi leggeri U23, il titolo è andato all’armo svizzero di Fiorin Rüedi e Joel Schurch, autori di una prova maiuscola. Terzi al passaggio dei 500 metri alle spalle di Grecia e Cina, sono risaliti al secondo ai 1000 metri per poi inserire il turbo che ha consentito all’armo rossocrociato di superare di slancio l’armo ellenico ai 1500. Di rilievo anche il valore cronometrico: 6’26”47. Medaglia d’argento per la Grecia, staccata di 2”78/100, “bronzo” per i sorprendenti turchi. La Grecia ha dovuto accontentarsi del 4° rango.

Medaglia d’argento per il 4 di coppia femminile U23. Un risultato insperato anche se, visto l’andamento della gara, forse si poteva fare di più. Francia e Cina sono le più veloci in partenza e iniziano a fare l’andatura, mentre l’Italia è leggermente attardata nelle prime battute. Al passaggio della prima frazione è la Svizzera a transitare davanti dopo aver attaccato e superato a 400 metri la Gran Bretagna che, nel frattempo, aveva iniziato a condurre. L’Italia è quarta a mezza barca dalla zona podio e in attracco alle prime posizioni e al passaggio di metà gara le azzurre sono già seconde alle spalle della barca elvetica. L’azione del quartetto italiano è costante, tantoché, ad ogni palata, recuperano centimetri sulla Svizzera. Al passaggio dei 1500 metri solo mezza barca divide ormai l’Italia dal gradino più alto del podio. Negli ultimi 400 metri la barca azzurra prima affianca la Svizzera e poi, con un rush finale al cardiopalmo, conquista la prima posizione a va a vincere con un margine di 1”26/100 sul nostro armo composto da Serafina Merloni, Fabienne Schweizer, Lara Eichenberger e Pauline Delacroix.

Nel singolo pesi leggeri femminile, Patricia Merz non ha saputo mantenere quel buon margine di vantaggio accumulato nei primi tre quarti del tracciato. “Non avevo più benzina”, ci ha dichiarato la zurighese. Neo che le aveva già costato la selezione per i Giochi di Rio nel doppio in compagnia della losannese Frédérique Rol.

La Merz, seconda a 500 metri dal traguardo alle spalle della Nuova Zelanda ha buttato alle ortiche la possibilità di accedere alla finale per il titolo, chiudendo al quarto posto preceduta da Russia e Canada. Nella finale B del 4 con maschile, primo rango per l’armo svizzero di Hirsch Tollardo, Blankenberger e Kamber.

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