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CANOTTAGGIOObiettivi: 3 armi per i Giochi olimpici di Rio

19.11.14 - 17:58
A colloquio con il presidente nazionale Stéphane Trachsler
Obiettivi: 3 armi per i Giochi olimpici di Rio
A colloquio con il presidente nazionale Stéphane Trachsler
SPORT: Risultati e classifiche

ARBON - Sabato nella Seeparksaal di Arbon si terrà la 142esima assemblea generale dei delegati della Federremiera elvetica che prevede, tra l’altro la nomina dello zurighese Andreas L Csonka quale nuovo membro di Comitato con la funzione di responsabile del settore competizione. Alla vigilia di questa importante assise ci siamo intrattenuti con il presidente del Comitato direttore, l’avv. Ginevrino Stéphane Trachsler (52,) alla guida del movimento remiero elvetico dall’assemblea di Lugano del 2012.

Come giudica la stagione 2014?
“Certamente positiva, una delle migliori nella storia del canottaggio elvetico. Ben 7 sono le medaglie conquistate dai nostri armi in occasione di Campionati del mondo e d’Europa. A queste dobbiamo aggiungere (due “podi” (oro e bronzo) in occasione della tappa lucernese di coppa del mondo”.

Quali gli equipaggi di maggior valore?
“In primis citerei senz’altro il due senza pesi leggeri formato da Lucas Tramèr e Simon Niepmann che ha saputo riconfermare il titolo europeo e mondiale conquistato nel 2013. Lo stesso dicasi per il 4 di coppia U23. Un equipaggio di spessore che è riuscito a classificarsi per la finale A anche in occasione dei ‘mondiali’ di Amsterdam, grazie in particolare ad una semifinale eccezionale. Dal doppio ‘leggero’ di Simon Schurch e Mario Gyr, ‘argento’ nel 2013 ai ‘mondiali’ coreani forse ci si poteva attendere qualche cosa di più ma non dobbiamo dimenticare che Gyr non ha potuto allenarsi nel modo migliore dovendo portare a termine gli esami in diritto”.

E in campo juniori?
“Possiamo disporre di ottimi elementi che certamente ci daranno grosse soddisfazioni. Lo zurighese Jakob Blankenberger, quarto ai mondiali di Amburgo, rappresenta una garanzia per il futuro”.

E sul cambio alla guida tecnica della Federazione cosa ci può dire?
"Simon Coxha ricevuto un’allettante offerta per allenare una squadra di club in Australia e non siamo stati in grado di trattenerlo. Cox, in carica dal 2008, dapprima come responsabile del settore juniori e U23, poi come allenatore principale succedendo a Tim Foster. Dal 1. novembre possiamo disporre di un tecnico di provata esperienza come il neozelandese Ian Wright (52). Sono convinto che saprà dare continuità allo sviluppo del potenziale dei nostri atleti di punta al fine di raggiungere gli obiettivi fissati”.

Quali sono questi obiettivi?
"Sono ambiziosi. In particolare, ai mondiali di Aiguebelette ci proponiamo di qualificare tre equipaggi per i GO di Rio: 4 di coppia seniori, un doppio (maschile o femminile) e il 4 senza pesi leggeri che dovrebbe comprendere Simon Niepmann, Lucas Tramèr, Michael Schmid. Il quarto scaturirà dai trials di Corgeno. È nostra intenzione sviluppare l’attività nel campo dei Para-rowing, inserendo, tra l’altro una gara in occasione dei campionati svizzeri”.

E per quanto concerne il progetto “Naturarena” del Rotsee?
"Tutto procede per il meglio. È stata presentata la domanda di costruzione per quanto riguarda la seconda parte, quella riguardante il corpo centrale comprendente tra l’altro il deposito imbarcazioni. Siamo certi di poter portare a compimento l’intera opera nei termini stabiliti che ci consentiranno di organizzare regate internazionali nel pieno rispetto della natura che circonda lo splendido bacino del Rotsee”.

Americo Bottani

 

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