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CALCIOVincent Cavin: "Prima del calciatore viene l'uomo"

11.10.12 - 19:22
Sono stati presentati gli obiettivi e i risultati del Team Ticino. Claudio Sulser: "Quattro squadre di Challenge rappresentano una perdita di risorse e di energie"
Ti-Press
Vincent Cavin: "Prima del calciatore viene l'uomo"
Sono stati presentati gli obiettivi e i risultati del Team Ticino. Claudio Sulser: "Quattro squadre di Challenge rappresentano una perdita di risorse e di energie"
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BELLINZONA - Il Team Ticino ha presentato la nuova stagione e i suoi obiettivi. A spiegare a sponsor, giocatori delle varie categorie e giornalisti i prossimi passi dell’associazione, è stato in particolare Vincent Cavin, responsabile Tecnico del Team, supportato dal presidente Chicherio e l’avvocato ticinese, nonché ex bandiera del Grassopphers, Claudio Sulser.

“Il nostro scopo – ha esordito Vincent Cavin - è di offrire ai ragazzi una struttura di qualità che possa permettere loro di migliorare calcisticamente e allo stesso tempo di seguire una formazione scolastica o lavorativa per il futuro. Questi sono due binari molto importanti, soprattutto se si pensa che una percentuale molto bassa di calciatori diventa professionista. Cerchiamo di lavorare sotto tutti gli aspetti, non solo legati al calcio, per questo abbiamo anche uno psicologo. Il nostro obiettivo è quello di formare l’uomo prima del calciatore. Una politica che sta dando i suoi frutti”.

“Infatti – ha continuato – 26 dei nostri giocatori fanno parte delle rose delle squadre di Challenge League, 11 di questi giocano regolarmente tutti i weekend. Un dato molto importante per noi, oltre alla possibilità data ai ragazzi di poter giocare nelle prime squadre, è che 17 hanno finito la loro formazione scolastica o lavorativa”.

Un Team Ticino che cerca di stare al passo con i tempi. In questi quasi cinque anni si è migliorati molto, ma rispetto ad altri si è ancora in ritardo, come lo stesso responsabile spiega: “Sono 10'000 i ragazzi che giocano a calcio in Ticino. Sono tanti per la nostra realtà, ma rappresentano solo il 5% della Svizzera. Ci troviamo confrontati con strutture presenti sul territorio molto più grandi di noi, per questo dobbiamo trovare nuove idee e lavorare il più possibile per raggiungere o sorpassare gli altri”.

Interessante la riflessione fatta dal membro del comitato Claudio Sulser sul calcio ticinese: “Non abbiamo nessuna squadra che gioca in Super League e nemmeno una struttura da massima divisione. Però abbiamo quattro squadre in Challenge League e questo secondo me rappresenta una perdita di risorse ed energie. Siamo un Cantone di 330'000 abitanti, mi chiedo se non sarebbe il caso di avere una squadra di qualità con una struttura adeguata”.

E rivolgendosi ai ragazzi l’ex attaccante ha detto: “Non voglio tagliarvi le gambe e neanche essere provocatorio: molti di voi non arriveranno mai in Nazionale, ma questo non vi toglie il diritto di provarci. Il fatto che il Ticino abbia quattro squadre in Challenge League vi permette di avere una scorciatoia per arrivare in prima squadra. Se ci arrivate è perché, con i costi elevati che le società si ritrovano, siete un vantaggio economico per loro. Una volta giunti in prima squadra, non dovete pensare di avere concluso il percorso, dovete lottare ancora. Dovete trarre più vantaggi possibili dall’esperienza che il Team Ticino vi permette di fare, soprattutto dal profilo umano”.

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