Il maiorchino, che dovrà rinunciare alle prossimo Olimpiadi, guarda al futuro con ottimismo
MANACOR (Spagna) - Sono passati solo pochi giorni da quando Rafa Nadal ha annunciato al mondo intero che rinuncerà alle Olimpiadi di Londra 2012. Troppo problematiche le tendiniti alle ginocchia, troppo il fastidio e troppo alto il rischio di giocare su un’articolazione dolorante e non al meglio come la sua.
L’uomo di Manacor, attuale numero 3 al mondo, è voluto tornare su questa triste e dolorosa decisione affermando che: “Ho fatto di tutto per partecipare a questi Giochi, ma non era il caso, non poteva esser così e ho dovuto rinunciare”.
I maligni vedono in questa decisione di Nadal, un presunto legame col doping ma, è giusto sottolinearlo, Rafa quattro anni fa a Pechino giocava, forse, ancora un tennis più fisico e muscolare di ora, laureandosi campione olimpico nel singolare, superando senza nessun problema i controlli antidoping. Sfumato così il sogno di difendere l’alloro a cinque cerchi, il maiorchino ha affermato che “la mia emozione, la mia concentrazione e il mio entusiasmo per esserci ai Giochi olimpici di Rio de Janeiro sarà più grande e più forte che mai. Dovrò solo lavorare duro e fare bene in questi anni, per riprendermi l’opportunità”.
Il mancino di Manacor ha ammesso che “avevo paura di prendere la decisione di non andare a Londra. È un qualcosa che accade una volta nella vita, non so se avrò di nuovo l’occasione di essere il portabandiera per la mia nazione durante la cerimonia d’inaugurazione”.