Il basilese ha dato spettacolo anche contro Tsonga, conquistando il successo nel Masters di Londra
LONDRA – Alla fine nemmeno il colosso Tsonga ha saputo arrestare la corsa dell’inarrivabile Roger Federer. Nella finale del Masters di Londra il francese ha dato da sudare all’ex numero uno al mondo ma dopo circa due ore di gioco è stato costretto ad arrendersi 6-3, 6-7(6-8), 6-3. Il transalpino ha giocato alla pari con Roger nei primi games. Poi qualche distrazione di troppo, unita con i colpi sensazionali dello svizzero hanno rotto l’equilibrio. Il primo set si è concluso abbastanza velocemente con Federer che, strappato un break al rivale, non ha avuto difficoltà a conservare il vantaggio fino all’ultimo.
Nel secondo “tempo” il basilese è scappato nuovamente via veloce arrivando a servire per il successo. A quel punto però Tsonga ha rialzato il capo, trovando il ritmo e gli spazi giusti per rimanere in partita. Ha saputo tornare in parità (5-5) e a portare King Roger fino al tie-break, vinto dopo un gran numero di scambi. Il match è girato? No perché, a differenza di altre occasioni, Federer non è crollato emotivamente e , anzi, ha spinto nuovamente il francese nel baratro, andando a prendersi il meritato successo. Il 70esimo su cento finali giocate. Il sesto nelle finali del Masters (record). E anche il terzo posto del ranking ATP. Chiusura perfetta di una stagione tribolata.