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CALCIOIl Locarno ha ancora qualcosa da dire come il suo deciso tecnico

19.05.11 - 18:38
Davide Morandi ha analizzato il presente e il futuro della sua squadra con lucidità e determinazione dopo una stagione difficile e un domani da migliorare: "Vorrei maggiore considerazione"
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Il Locarno ha ancora qualcosa da dire come il suo deciso tecnico
Davide Morandi ha analizzato il presente e il futuro della sua squadra con lucidità e determinazione dopo una stagione difficile e un domani da migliorare: "Vorrei maggiore considerazione"
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LOCARNO - C'è grande battaglia in vetta alla classifica di Challenge League, con il Lugano che cerca di aggrapparsi alle sue ultime possibilità di agguantare l'accesso più o meno diretto in Super League, ma gli occhi dei ticinesi devono guardare anche nella parte bassa, dove il Locarno di Davide Morandi, terzultimo, sta lottando a denti stretti per la salvezza.

L'ultima vittoria sul Servette ha confermato che le bianche casacche hanno ancora qualcosa da dire nonostante il loro percorso sia tutt'altro che semplice. “Una vittoria così fa parte del calcio”, ha commentato il tecnico sulle pagine de LaRegioneTicino.“Non è che la sentissi arrivare, lo ammetto, ma sentivo che il nostro percorso nelle ultime settimane era comunque positivo. Adesso è dura. Per la prima volta in stagione siamo nella posizione di chi ha tutto da perdere. Non dobbiamo più contare sull’aiuto di nessuno, sta solo a noi. Questo cambia l’approccio alle partite. Dobbiamo andare a tutta, con la consapevolezza che c’è il rischio di rovinare tutto”.

“C’è un lavoro mentale da fare – ha continuato Morandi - si tratta di lavorare sulla concentrazione, sull’attenzione ai dettagli. A dieci giorni dalla fine non c’è più niente da allenare. Faremo sedute piuttosto brevi, basate sull’aggressività, sulla ricerca degli spazi. Ieri abbiamo lavorato addirittura senza i portieri”.

E uno sguardo va anche al futuro con quello che l'allenatore ha sottolineato non essere uno sfogo: “Non penso di poter fare ancora una stagione a Locarno alle condizioni nelle quali ho iniziato a lavorare. Sono stati mesi molto stressanti, mi hanno messo addosso tanta pressione da diventare insostenibile. D’accordo, è il mio lavoro, ma vorrei che godesse di maggiore considerazione. Sono pronto a continuare, purché alla squadra sia garantita da parte della società la qualità che le permetta di lottare per determinati obiettivi piuttosto ambiziosi. Rammento che, se ci salveremo, nella prossima stagione si tratterà di entrare tra le prime dieci.

“Mi auguro che la squadra possa affrontare il campionato a venire con gli stessi presupposti venutisi a creare nel girone di ritorno, ai quali tutte le componenti della società hanno contribuito. Il ritiro in Turchia, una novità assoluta, ci ha permesso di vivere assieme determinate situazioni che hanno cementato il gruppo e permesso ai ragazzi di conoscersi meglio, a tutto vantaggio del clima nello spogliatoio. Allenarsi a un orario più consono al calcio di alto livello ha contribuito non poco alla qualità del lavoro e alla crescita del gruppo”, ha concluso con decisione Morandi sottolineando anche la basilarità degli importanti innesti di metà stagione.

Foto d'apertura: Ti-Press/Carlo Reguzzi

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