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I Blues tornano in campo contro il Sudafrica: serve un miracolo per passare agli ottavi
E' il giorno della Francia. Dopo le scene (e le scenate) viste nei giorni scorsi, dalla cacciata di Anelka all'ammutinamento dei giocatori con tanto di dimissioni di dirigenti della Federazione, il Mondiale della squadra di Domenech potrebbe vivere oggi l'ultimo atto. Alle 16, allo stadio Free State di Bloemfontein, la Francia torna in campo contro i padroni di casa del Sudafrica dopo avere collezionato la miseria di un punto nelle due precedenti uscite contro Uruguay e Messico.
A Evra e compagni serve una vittoria larga sui Bafana Bafana per sperare in una miracolosa qualificazione agli ottavi di finale alla quale in pochi, anche in patria, credono. L'Equipe, il quotidiano che nei giorni scorsi aveva sparato a tutta pagina la lite Anelka-Domenech, chiede alla squadra di battersi almeno per l'onore.
Ma la vittoria non è sufficiente, servirà anche dare un occhio a Rustenburg, dove in contemporanea si gioca anche l'altra sfida del girone A tra Messico e Uruguay, le due squadre che comandano la classifica. In caso di pareggio, la vittoria della Francia sarà inutile perché sudamericani e messicani si qualificherebbero a braccetto. Il temuto biscottone, insomma, è dietro l'angolo e in Francia fanno gli scongiuri, ben sapendo di avere poche speranze. Ne sappiamo qualcosa anche noi di torte e biscotti. Nel 2004, nella prima fase degli Europei in Portogallo, Svezia e Danimarca riuscirono nell'impresa di pareggiare 2-2, guarda caso il risultato che consentì a entrambe di qualificarsi ai quarti. L'Italia vinse 2-1 con la Bulgaria, ma non servì a nulla.
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