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STATI UNITITesta a testa, le minoranze che spostano la maggioranza

05.11.16 - 08:41
Il voto di ispanici e afroamericani, come avvenne quattro anni fa, sarà una delle chiavi nell'elezione del prossimo 8 novembre
Testa a testa, le minoranze che spostano la maggioranza
Il voto di ispanici e afroamericani, come avvenne quattro anni fa, sarà una delle chiavi nell'elezione del prossimo 8 novembre

WASHINGTON - Se in alcuni paesi è, di fatto, vietato presentare dati statistici che possano tracciare le scelte di voto di gruppi etnici e religiosi, questo sicuramente non accade negli Stati Uniti. Al contrario, se Hillary Clinton dovesse essere eletta il prossimo 8 novembre dovrà ringraziare, per buona parte, gli elettori appartenenti alle numerose minoranze residenti nel paese. Secondo un recente sondaggio, i cosiddetti "latinos" costituiscono infatti il 12% dell'intero elettorato statunitense, un dato pressoché equivalente a quello corrispondente alla comunità afroamericana. Si tratta di cifre mai raggiunte nel passato del paese, e di certo non sembrano destinate a diminuire nel futuro.

Secondo quanto rilevato nei sondaggi più aggiornati, circa il 79% del primo gruppo sarebbe propenso a votare per l'ex Segretario di Stato, mentre nel secondo gruppo la percentuale salirebbe addirittura oltre l'80%. Si tratta di cifre inferiori rispetto a quelle sfoggiate da Obama nella campagna presidenziale del 2012, ma comunque sufficienti per permettere a Clinton di marcare un importante vantaggio nei confronti di Donald Trump nella conquista ai cosiddetti "stati viola", che da mesi vede battagliare i due candidati.

La grande preoccupazione della Clinton al momento è però costituita dall'incapacità di spingere al voto l'elettorato afroamericano, che tanto si era mobilitato nel corso delle ultime due elezioni, rispetto alle quali è stato registrato un calo di affluenza pari al 16%. In netta controtendenza invece l'elettorato ispanico che, probabilmente fomentato dalle ripetute dichiarazioni di Trump, continua ad aumentare. Sono infatti ben 14,7 milioni i "latinos" attesi alle urne, contro i 13,1 milioni di quattro anni fa. Cifre impressionanti, soprattutto se paragonate ai 6 milioni registrati nel 2000.

Gli aventi diritto di voto di queste due comunità possiedono la chiave per "salvare" numerose persone della loro medesima origine, che vivono e lavorano da anni sul suolo americano senza però disporre dei documenti richiesti per farlo. Una categoria spaventata da questa elezione e che teme seriamente per il proprio futuro nell'eventualità che Donald Trump diventi il 45° presidente della storia degli Stati Uniti d'America.

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COMMENTI
 

Lonely Cat 7 anni fa su tio
Forza Trump!
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