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CANTONEI soldi fanno la felicità?

06.03.15 - 10:00
Aramis Gianini, candidato al Gran Consiglio sulla Lista 4 PS
I soldi fanno la felicità?
Aramis Gianini, candidato al Gran Consiglio sulla Lista 4 PS

Servi un piatto a base di basso impatto fiscale con contorno di finanziamenti pubblici e otterrai l’incredibile esplosione di aziende che il nostro Cantone ha registrato negli ultimi anni.

Ricchezza, felicità, lavoro!

Grazie Dfe per aver incentivato l’arrivo di nuove imprese in Ticino, migliaia di posti di lavoro solo nel settore della moda. È dimostrato: lo Stato non serve a nulla. Se non a finanziare le nuove aziende che corrono all’incasso, ovviamente. “Ticino-bancomat” dovrebbe chiamarsi.

La realtà però è un’altra: si chiama LuxuryGoods International Sa (Gucci per gli amici), ovvero innovazione, prestigio e… salari da fame. L’accoppiata deleteria di qualche sindacato incapace di tutelare i lavoratori e dell’assenza di regole incisive ha portato a S. Antonino la più cruda delle verità: 2'300 franchi lordi da Ccl siglato con Ocst. Non 3'700, cioè il minimo vitale, ma 1'400 franchi in meno.

2'300 franchi lordi, meno di 2000 netti, per pagare affitto, cassa malati, spese obbligate (telefono, elettricità, riscaldamento, vestirsi etc) e, se rimane qualcosa, per mangiare.Pochi sono i temerari che, pur vivendo in Ticino, accettano simili condizioni. E quando non riescono a far fronte a queste spese? Paga Ticino-bancomat!

“Non è un problema”, dicono alcuni. “L’importante è attirare grandi aziende per intascarne il gettito fiscale”. Come il gruppo LuxuryGoods, appunto. Di fatto l’azienda paga proporzionalmente meno tasse dei suoi stessi lavoratori sottopagati!

Queste sono le ditte davvero “innovative”, perché portano di sicuro una grande novità nel Cantone: salari da Terzo Mondo, mai visti prima! Più innovazione di così… si muore.

Non importa nemmeno se il reddito medio è il più basso della Svizzera e il primato nel tasso di “workingpoor” lo detiene il Ticino. “È normale: i salari inferiori sono giustificati da un costo della vita più basso” sostengono altri. I dati Ustat però sono chiari: le spese dei ticinesi sono, in proporzione al reddito, più alte rispetto al resto della Svizzera. Il tasso di persone sotto la soglia di povertà è invece notevolmente maggiore, così come il malcontento e l’indebitamento per le spese sanitarie (!).Crescono i disoccupati, chi deve ricorrere a sussidi vari e anche chi è in assistenza. Per fortuna abbiamo politici onesti e indipendenti, senza relazioni con nessuno e con i ticinesi nel cuore. Christian Vitta, per esempio, sindaco di Sant’Antonino! E infatti a Sant’ Antonino il moltiplicatore è basso e i cittadini contenti. Grazie allo sfruttamento dei lavoratori, però.

E pensare che il Comune aveva accettato lo stabile Gucci proprio per favorire l’assunzione di personale indigeno, facendo pure da intermediario tra i propri cittadini alla ricerca di un impiego e la LuxuryGoods International Sa. Non ha fatto un buon lavoro.

Cosa ne pensa il candidato al Consiglio di Stato Vitta? Non sa gestire qualche assunzione e crede di saper gestire un Cantone? Accetta lo sfruttamento dei lavoratori e il massiccio impiego di manodopera straniera e vorrebbe combattere con credibilità il dumping salariale e il problema occupazionale?

Dove sono il coraggio e l’onestà? Dove sono le misure di accompagnamento, il potenziamento degli ispettori e i salari dignitosi? Se ne sono andate con il Ps mentre abbandonava l’aula del Gran Consiglio? O se ne sono andate con le misure di risparmio del preventivo 2015? I partiti borghesi si impegnano solo per favorire il padronato. Nulla per noi poveri mortali. E noi paghiamo: ticinesi-bancomat!

Basta con il togliere risorse preziose allo Stato. Basta favori agli sfruttatori. Ticino-bancomat deve tornare Stato: dignità, sicurezza e lavoro.

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