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ATTUALITÀ SETTIMANALEMercato azionario svizzero: le small caps tornano protagoniste

16.03.15 - 14:11
Questa settimana si è messo in evidenza lo Swiss Leader Index che comprende i 30 maggiori titoli elvetici
Mercato azionario svizzero: le small caps tornano protagoniste
Questa settimana si è messo in evidenza lo Swiss Leader Index che comprende i 30 maggiori titoli elvetici

Accanto agli eventi perlopiù positivi che hanno accompagnato l’SMI nella sua fase di veloce recupero dall’improvviso apprezzamento del CHF di metà gennaio, ve n’è uno, anch’esso originato dalla BNS, che rappresenta una pietra miliare nel mondo finanziario elvetico: è stato infatti collocato, ed anche con molta facilità, il primo prestito obbligazionario a tasso d’interesse negativo, evidenziando come in questa fase di mercato il CHF sia ancora in potenziale rialzo, e quindi di freno per l’economia elvetica. Nella settimana appena trascorsa, questo effetto è stato più che neutralizzato dal rafforzamento del USD, del quale hanno beneficiato le maggiori società dell’SMI, tuttavia si tratta di una variabile esogena non controllabile e la fluttuazione del USD potrebbe rappresentare una fonte di volatilità indesiderata per il mercato elvetico.

I beneficiari del rialzo del USD sono le società dei settori farmaceutico, medtech, beni di lusso e le grandi banche, quindi l’essenziale dell’SMI, tuttavia questa deduzione contraddice il responso datoci dalla borsa: l’SMI infatti, dopo aver recuperato 1.5% in termini di performance relativa sulle piccole capitalizzazioni a metà gennaio, ha nuovamente perso terreno con una discesa ripida ed inequivocabile con un’escursione di oltre il 5%, situandosi quindi ben oltre il livello d’inizio anno, indicando come anche per le società di secondo piano la situazione attuale sia considerata positiva e il rafforzamento del CHF sia meno preoccupante di quanto temuto in un primo tempo.

Se l’SMI è l’indice che attira la maggiore attenzione del pubblico e della stampa, questa settimana si è invece messo in evidenza lo SLI (Swiss Leader Index, a ponderazione modificata, che comprende i 30 maggiori titoli elvetici) che, essendo comprensivo dei dividendi in corso di erogazione, ha superato i massimi storici.

Alla base dell’avanzata settimanale ci sono in particolare due eventi societari: innanzitutto l’avvicendamento al vertice del Crédit Suisse, che è stato premiato dal mercato con 4 mia CHF supplementari di valore borsistico. Il profilo del nuovo CEO potrebbe preludere a una importante svolta nella strategia del gruppo, con maggiore enfasi alla gestione patrimoniale a scapito dell’investment banking, con la conseguenza di riallocazioni di capitale che potrebbero avere un impatto positivo sui parametri di sicurezza.

Assieme a Crédit Suisse, il migliore titolo del listino la scorsa settimana è stato Adecco, un risultato non sorprendente se si considera l’entità trascurabile delle attività in Svizzera che relativizza l’impatto della forza del CHF entro proporzioni minime. Il titolo è in fase positiva da ormai 5 mesi, durante i quali ha ottenuto una performance relativa all’SMI di oltre il 22% e sebbene i risultati annuali non abbiano sorpreso il mercato, il titolo ha reagito molto bene allo sviluppo soddisfacente dei margini operativi. Come intuibile dall’andamento congiunturale, i mercati europei hanno evidenziato qualche rallentamento della cifra d’affari nel 2014, seguiti da un buon inizio di 2015, mentre negli Stati Uniti si è visto un incremento del 6% che se composto con il rafforzamento del USD ha dato al gruppo un impulso molto forte e in tendenziale ascesa. Visto l’elevato volume degli affari in Europa, Adecco guarda fiduciosamente ai possibili effetti sul ciclo congiunturale della politica espansiva della BCE, che sono in via di materializzazione, anche se con qualche esitazione in Germania.

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