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Un thriller ticinese vola sui miti scozzesi Sulle tracce della Pietra del destino con "Il Segreto della Colomba", l’ultimo libro di Manuela Mazzi
LOCARNO - Una studentessa rapita da ritrovare e un mistero da risolvere in una sorta di caccia al tesoro che porterà il lettore dalla cima del Gridone fino in Scozia alla scoperta di un mondo dove i colombi sono ancora preziosi messaggeri...
Manuela, sei diventata un’esperta di elicotteri, veleni, pietre preziose… quanto ci hai messo a raccogliere tutto il materiale?
3 mesi di ricerche, interviste e traduzioni, più 3 mesi per riorganizzare tutto e fare la scaletta e altri 3 mesi per scrivere il romanzo. Di inventato c’è solo la storia e l’intreccio narrativo, oltre alla teoria finale concernente l’esatta ubicazione dell’oggetto misterioso di cui i personaggi andranno alla ricerca.
Cose curiose che hai scoperto che non hai usato nel libro?
Sono molte. Le prime che mi vengono in mente sono alcune storie mitologiche del Nord, così come sono saltate fuori molte leggende legate all'antico Egitto. Per non parlare delle molteplici realtà attuali che mi hanno fatto conoscere l'esistenza di tanti gruppi che vantano di essere gli eredi legittimi di questa o quella stirpe discendente da una delle bibliche 10 tribù perdute d'Israele.
Vengono prima i piccioni viaggiatori, la Scozia o la voglia di scrivere un libro "alla Brown"?
Per prima cosa viene certamente la Scozia, dove ho scoperto la leggenda che avvolge la reale Pietra del destino, che a sua volta mi ha suggerito di raccontarla avvalendomi del genere letterario "alla Dan Brown". I piccioni sono arrivati solo in seguito…non potevano mancare in questo romanzo.
La parte più difficile è stata...
Certamente riorganizzare tutta la documentazione: è stato un lungo lavoro tradurre un intero saggio dall'inglese e riuscire a muovermi tra le date presunte e incerte della storia dell'antico Egitto. Ingenuamente credevo che ci fossero dati scientifici in merito, molto più concreti e meno empirici.
Si dice Ghiridone o Gridone?
Da buona locarnese, o meglio ancora da palagnedrese quale sono, dirò tutta la vita Ghiridone, anche se mi sono dovuta piegare a scrivere Gridone, questo il nome ufficiale con il quale è internazionalmente conosciuto.
Sei mai salita fin lassù?
Sì, una volta e dalla parte difficile: non sono salita da Brissago ma da Bordei, per scendere poi da Palagnedra: magnifico!
Era davvero così importante dal punto di vista mineralogico?
Assolutamente sì, e non direi "era", bensì "è". Tutt'oggi, infatti, continua a essere molto interessante. Quanto scritto in merito è tutto vero.
