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CHIASSOGiobbe Covatta sulla terra che scotta

26.04.13 - 08:37
Aumentano i gradi del pianeta e con quelli l’ironia di Giobbe Covatta che sul riscaldamento globale ha costruito un intero spettacolo
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Giobbe Covatta sulla terra che scotta
Aumentano i gradi del pianeta e con quelli l’ironia di Giobbe Covatta che sul riscaldamento globale ha costruito un intero spettacolo

CHIASSO - Il comico italiano continua a dare i numeri e dopo aver deliziato il pubblico con uno spettacolo costruito sul numero 7 e uno sul 30, domani si presenta al Cinema Teatro di Chiasso con uno show che,  studi scientifici alla mano,  metterà in scena ciò che accadrà sulla terra se la temperatura del pianeta dovesse aumentare di 6 gradi «uno spettacolo da morire dal ridere insomma» ci dice ridendo Covatta il quale  poi precisa «non è una conferenza sul clima, è uno spettacolo comico dove accadono cose divertenti che hanno però un loro peso scientifico. Lo scopo non è certo quello di salvare il mondo da se stesso, piuttosto quello di stimolare qualche curiosità nei confronti del pianeta. Non risolverà nessun problema ma potrebbe insinuare qualche dubbio…»
 
Perché proprio questo tema?
La domanda dovrebbe essere al contrario: perché parlare d’altro? Amo questo pianeta e amo i bipedi che ci camminano sopra, i quadrupedi anche, ma soprattutto i bipedi e Le bipedi, le bipedi sono fantastiche! Parlare della dieta di mia nonna rispetto al parlare del pianeta lo trovo meno interessante. Insomma preferisco raccontare di cose che mi stanno a cuore.
 
Tecnologia e progresso come li vede?
Basta mettersi d’accordo sul termine progresso, che cosa si intende con questa parola.
Detto questo bisogna darsi delle priorità, se il progresso significa avere tanti cellulari o tante macchine è un conto. Se invece vuol dire avere più consapevolezza più cultura è un altro. Progresso per me significa rendere migliore il modo di vivere e per quanto mi riguarda non significa avere più centri commerciali ma avere più cultura, avere più possibilità di imparare.
Qui quando c’è da risparmiare le prime cose che si tagliano sono quelle che vengono considerate superflue: la scuola, la ricerca… è questo il peccato originale. Non avere delle priorità che siano delle vere priorità. È come se ti trovi su una  nave che sta affondando e uno dice bisogna alleggerire il peso: butta giù l’elica…

È un po’un circolo vizioso dal quale sembra impossibile uscire…
Sono assolutamente pessimista. Sono convinto che quei 6 gradi verranno raggiunti. Succederà perché non credo che saremo sufficientemente svegli e astuti da mettere un freno nel giro di poco tempo a questa stupidaggine. Spero che succeda un po’ più in là. Ho costruito lo spettacolo nell’arco di 100 anni, perché sono un lasso di tempo che rende ancora possibile quel sentimentalismo verso chi c’era e chi ci serà. Pensare a una persona che vivrà nel 2400 che trasporto ti può dare? Nullo. Insomma non succederà nei prossimi 100 anni ma prima o poi succederà. Ma per motivi scientifici: ci sono dei limiti del non ritorno che arrivano molto prima dei 6 gradi, il non ritorno è sui 2 o 3 gradi.

La cosa più inutile che abbiamo inventato?
A parte il taglia uovo sodo e l’infila ago elettrico, non ci sono cose inutili, ci sono cose che sono state inventate e poi utilizzate a cazzo di cane - in modo sciocco. In alcune circostanze ci si rende conto e in altre no.

Ecologia a parte, lei come vive le temperature?
Io soffro il caldo ma soffro più il freddo. Ogni volta che devo decidere di prendere un aereo per andare da qualche parte faccio un sacco di progetti: la Norvegia, la Finlandia, il Polo Nord … e poi quando sono all’aeroporto volo sempre verso Sud, non so perché è più forte di me.

 

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