Cerca e trova immobili

PeopleChirurgia plastica: ritocchi per 180 mila italiani l'anno, 25 mila seni nuovi

04.02.09 - 16:14
Chirurgia plastica: ritocchi per 180 mila italiani l'anno, 25 mila seni nuovi

Roma, 4 feb. (Adnkronos Salute) - Ogni anno sono 180 mila gli italiani che ricorrono alla chirurgia plastica per correggere qualche difetto, vero o presunto, visto che non sempre gli interventi sono dettati da reali esigenze mediche. In questo 'esercito' di pazienti sono 25 mila le donne che vanno in sala operatoria per un seno nuovo. Queste le stime non ufficiali sul ricorso alla chirurgia estetica nel nostro Paese, illustrate oggi nel corso della presentazione, oggi a Roma, di un'indagine sulle italiane e gli interventi di chirurgia estetica, realizzata dalla Swg su un campione di 500 donne di età compresa tra i 16 e i 45 anni.

La voglia di 'ritocco' delle italiane sembra concentrarsi sul decolleté. Il 49% delle intervistate, infatti, ammette che un seno prosperoso aumenta l'autostima e migliora la percezione di sé. E il 33% sarebbe disposto a un intervento chirurgico per rimodellarlo. Un dato che potrebbe anche essere sottostimato, visto che oltre il 30% delle signore che si dichiarano meno inclini ad intervenire sul proprio seno o sulla pelle del viso, si vergognerebbe ad ammetterlo (soprattutto le meno giovani). Una donna su due, inoltre, dichiara di conoscere almeno una persona che si è rifatta il seno o che ha cercato di attenuare le rughe.

In tema d'informazione, però, le italiane mostrano forti lacune sui 'seni rifatti'. Sei intervistate su 10 ammettono di non avere sufficienti informazioni sulle protesi mammarie. In particolare il 31% non conosce la durata massima di una protesi e il 37% pensa che durino 10 anni. Per quanto riguarda invece il rischio di maggior incidenza di tumori, per il 43% si tratta di una falsa preoccupazione, così come le possibili difficoltà di effettuare screening (per il 30% del campione) ed eventuali problemi di allattamento (27%). Il 63%, infine, considera la rottura delle protesi come il rischio maggiore.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE