Cerca e trova immobili
Roma, 7 lug. (Adnkronos Salute) - Il sorriso di un neonato colpisce al cuore la mamma, e non solo. Secondo uno studio americano, infatti, funziona quasi come una droga: una sorta di eccitante naturale, capace di accendere i centri della ricompensa posti nel cervello materno. La scoperta potrebbe aiutare gli scienziati a comprendere meglio lo speciale legame madre-bebé, per capire perché, a volte, le cose vanno male. "La relazione madre-figlio è critica per lo sviluppo del bambino - ricorda Lane Strathearn, docente di pediatria al Baylor College of Medicine e al Texas Children's Hospital - Ma, per alcune misteriose ragioni, talvolta questa relazione non si sviluppa normalmente". Risultato? C'é il rischio di trascuratezza, abbandono e abuso dei piccoli, "con effetti devastanti sullo sviluppo di un bambino", afferma Strathearn nella ricerca, pubblicata su 'Pediatrics'. Per indagare sull'origine di questo particolare legame, il team Usa ha chiesto a 28 neomamme con piccoli dai 5 ai 10 mesi di guardare foto dei loro stessi figli e di coetanei 'estranei', mentre erano sottoposte a risonanza magnetica funzionale. Un sistema che permette di individuare le aree del cervello particolarmente sollecitate e irrorate dal sangue. In alcune foto i bimbi sorridevano o erano chiaramente felici, in altre erano tristi e in altre ancora avevano un'espressione neutra. Ebbene, i ricercatori hanno scoperto che, quando le donne guardavano i volti dei figli, nel loro cervello si accendevano alcune aree cruciali, associate con il meccanismo della ricompensa. In particolare, si tratta delle zone legate all'azione della dopamina, l'ormone del benessere (area ventrale tegmentale, striato e regioni del lobo frontale coinvolte nell'elaborazione delle emozioni). "Queste aree vengono attivate anche negli esperimenti sulla dipendenza da sostanze stupefacenti - spiegano i ricercatori - Insomma, vedere il volto del proprio bambino è come un eccitante naturale per le mamme". La forza della reazione dipende però dall'espressione del viso infantile. "L'effetto più forte sul cervello materno - spiegano i ricercatori - è stato registrato nel caso dei baby-sorrisi". Mentre c'è stato un effetto minore nel caso di bimbi tristi o dall'espressione neutra. "Ci aspettavamo, in effetti, una differente reazione con i volti tristi", precisa Strathearn. Anche in questo caso, però, si è vista una piccola differenza nella reazione dei cervelli materni di fronte al volto triste del proprio figlio, rispetto a quello di un piccolo sconosciuto. In generale, sembra che le madri reagiscano in modo molto più intenso al volto del sangue del proprio sangue. "Comprendere come una mamma 'risponde' al proprio neonato, quando sorride o quando piange, può essere il primo passo nella comprensioni delle basi neurali del legame madre-figlio".
