TioDonna in Società«No Geek girl, no party» - Donne appassionate di nuove tecnologie si incontrano a Milano

Milano –

, in particolare di Internet e nuovi media, ma non è necessariamente un tecnico. Le «Girl Geek Dinners» sono divertenti serate al ristorante per conoscersi e socializzare. L'evento sbarca per la prima volta in Italia grazie all'organizzazione della Webtwitcher di Excite, Amanda Lorenzani.

“Le Girl Geek Dinners sono delle ottime occasioni per le donne che si interessano di tecnologia, per incontrarsi, scambiarsi idee, condividere le proprie esperienze e soprattutto per fare network. Sono contentissima di annunciare che Excite e Dada sponsorizzeranno questo primo evento in Italia, che in pochissimi giorni ha già registrato un inaspettato successo di adesioni.” Amanda Lorenzani, ideatrice del «Girl Geek Dinner» Italia e Portal Manager di Excite UK.

Tutte le donne possono partecipare gratuitamente, iscrivendosi: basta inviare una mail come indicato sul sito ufficiale dell'evento (www.girlgeekdinnersitalia.com). Ma attenzione: verificare la disponibilità perché i posti sono limitati.

Possono partecipare, ma solo se fanno da accompagnatori ad una donna. Sul sito "ufficiale" della Girl Geek Dinner di Milano si trova l’invito anche agli uomini: "per venire a cena, ricordati di portare con te la tua Geek preferita, oppure fatti invitare. Le regole ufficiali parlano chiaro: "NO DONNA, NO PARTY!”

. Oggi la donna esprime fortemente il suo interesse per le nuove tecnologie con la gran voglia di comunicare, di unirsi, di scambiarsi. Come già scritto tempo fa su questa rubrica, anche a Zurigo si organizza ogni primo lunedì del mese il

per donne informatiche.

E sarà la

o una donna informatica del nostro cantone che avrà il coraggio di prendere l’iniziativa per dar vita a movimenti simili. La redazione di TioDonna, in questo caso, sarà lieta di promuovere ogni nuova idea.

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G.E.E.K.é un acronimo d’origine militare statunitense e significa: General Electrical Engineering Knowledge.

Un'altra interpretazione sviluppa la parola da un americanismo di Shakespeare del settecento come una variazione del termine «geck» che dal tedesco medioevale vuole dire «pazzo» o «impazzito».

E per le curiose: un «must» é il

!

BieN