Cerca e trova immobili
Justin Payne gestisce dei profili falsi in cui si finge bambino, poi incontra i suoi interlocutori e riprende tutto
TORONTO - Tre siti di incontri, diversi profili in cui si finge un bambino o una bambina. Lui è Justin Payne, di giorno muratore alla periferia di Toronto, di notte cacciatore di pedofili.
Il 28enne gestisce dei profili falsi, relativi a bambini di età compresa tra i nove e i 13 anni. E, a suo dire, bastano pochi minuti online perché vengano inondati di messaggi da parte di uomini adulti.
I suoi racconti, documentati sui social con molti video, sono agghiaccianti. Inizia le conversazioni in chat, palesa la sua età «Ho 10 anni, è un problema per te?». Da subito partono le domande sulla sua verginità e le richieste di foto di nudo. Finché lui non chiede loro un incontro e lo fa più o meno una volta alla settimana. Gli dà appuntamento e registra tutto con una videocamera.
Sulla sua missione Vice ha realizzato un documentario. I video degli incontri in cui incalza i pedofili, che negano e a volte alla fine piangono dicendosi pentiti, sono tutti caricati sul canale youtube di Payne. Di solito il 28enne denuncia i casi alla polizia, ma «spesso non basta a fare partire le indagini». A volte il “cacciatore di pedofili”, secondo le autorità, compromette le indagini o svela a queste persone i metodi con cui vengono scoperti.
Justin Payne dice di avere tratto ispirazione dalla serie “To catch a predator” in cui Chris Hansen e il suo team si fingono adolescenti per scovare predatori sessuali online.
«Voglio che i genitori si caghino sotto - dice -. La cosa importante è che chi pensa che cose simili qui non succedono capisca che non è così».
