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“Corvi+Topi” è un romanzo a fumetti suddiviso in 10 volumi. Per la la realizzazione degli ultimi sei, l'artefice dell'opera, Timothy Hofmann, ha lanciato un crowdfunding su wemakeit.com.
LUGANO - Ambientato in Ticino, “Corvi+Topi” è un romanzo venuto alla luce dalla matita e dalla fantasia del luganese Timothy Hofmann che, autofinanziandosi, in due anni ha pubblicato i primi quattro capitoli.
Ora, attraverso il crowdfunding, il suo obiettivo è di riuscire a raccogliere 20mila franchi: un capitale che gli permetterebbe, anche con la collaborazione di altri artisti, di realizzare e di dare alle stampe i sei volumi che completano la storia, traducendoli, nel contempo, in tedesco, francese e inglese, con l’intento di “proiettare” la nostra regione nel resto del mondo: «“Corvi+Topi” – spiega il giovane artista – è un romanzo ambientato in Ticino in un futuro nemmeno troppo lontano, nel 2036».
«Fantascienza, questo sì, ma sono convinto che la novella offra anche qualche spunto di riflessione», aggiunge. Attraverso le sue strisce a fumetti, Timothy rende omaggio e “riporta in vita” edifici luganesi che, uno a uno, «sono stati brutalmente abbattuti per fare posto ad alberghi e ville di lusso». Questa «è un’opera critica, di denuncia verso una nuova politica che fa leva sulle emozioni della massa, fatta di intrallazzi economici e disinformazione». “Corvi+Topi” – a scanso di equivoci – «non è un organo di partito o di sistema – precisa Timothy – e non segue le direttive di nessuno, se non quelle della fantasia del suo creatore».
Lanciato pochi giorni fa in rete, su wemakeit.com, il crowdfunding fino a ieri aveva raggiunto quota 700 franchi: «L’oceano è fatto di gocce, ogni contributo, anche se piccolo, ha un grande peso», dice Tomothy, garantendo a coloro che intendono sostenere il progetto una sorta di coinvolgimento all’interno del romanzo: «Ad esempio, su richiesta, il diretto interessato può entrare a fare parte della storia, “interagendo” con Florence, la protagonista, o con gli altri personaggi che gravitano in questa Lugano del 2036...».
