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REGNO UNITO/CANTONE"I Beatles? Cordiali, George più di tutti"

08.07.15 - 06:00
In attesa di vederli aprire la 15esima edizione dei Bellinzona Beatles Days venerdì 24 luglio, Gary Brooker (voce, pianoforte) racconta i suoi Procol Harum
"I Beatles? Cordiali, George più di tutti"
In attesa di vederli aprire la 15esima edizione dei Bellinzona Beatles Days venerdì 24 luglio, Gary Brooker (voce, pianoforte) racconta i suoi Procol Harum

BELLINZONA - In equilibrio da quasi cinque decenni tra beat, rock sinfonico e prog, tra pochi giorni la storica band britannica porterà per la prima volta alle nostre latitudini successi senza tempo, ossia brani come “A Whiter Shade Of Pale” e “Homburg”, celebrando, nel contempo, la musica e le canzoni dei favolosi quattro di Liverpool.

Gary, prima di dare vita ai Procol Harum nel 1967, quando i Beatles e gli Stones emettevano i primi vagiti lei militava nei Paramounts… Come ricorda quel periodo?

"Gli anni Sessanta erano fantastici… Tutto ciò che ci ruotava attorno era molto eccitante, qualsiasi stimolo alimentava la nostra creatività… Con i Beatles condividevamo la stessa etichetta, la Parlophone, mentre con gli Stones condividemmo il palco in decine e decine di occasioni, anche quando, ad esempio, presentarono al pubblico il loro primo 45 giri (“Come On” / “I Want To Be Loved”, Decca, 1963)… Devo ammettere che è stato molto bello vederli crescere…"

Nessuna rivalità tra i Paramounts e gli Stones? Due band di r&b provenienti dalla stessa città, Londra, per di più…

"No, direi di no…"

Anche quando, solo pochi mesi dopo i Paramounts, gli Stones pubblicarono la loro versione di “Poison Ivy”?

"Diciamo che sia i Paramounts sia gli Stones ebbero la medesima idea… (ride)"

Che tipo di rapporto aveva, invece, con John, Paul, George e Ringo?

"Ci esibimmo sullo stesso palco nel 1965… Furono molto cordiali, forse George più di tutti... Nei decenni successivi suonai con lui in più occasioni…"

Quanta influenza ebbe la musica dei Beatles sulle composizioni dei Procol Harum?

"Devi calcolare che i Beatles erano dappertutto… Chi quel periodo non lo ha vissuto forse non riesce a rendersene conto… Ma era così… Qualsiasi essere umano sulla faccia della Terra conosceva a memoria le loro canzoni! Un musicista, a maggior ragione, non poteva far finta di niente… Ho amato e amo tuttora ogni loro disco, senza eccezioni… Anche se dentro di me talvolta fremevo in attesa del loro primo passo falso… (ride) Ma non è mai capitato… (ride)"

Il primo album dei Procol Harum (omonimo, settembre 1967, Regal Zonophone) uscì tre mesi dopo “Sgt. Pepper’s” (giugno 1967, Parlophone) dei Beatles… Il vostro disco non subì nessuna influenza dal capolavoro dei Fab Four?

"No, non ci fu il tempo… Quando uscì “Sgt. Pepper’s” noi eravamo già in studio… Stavamo portando a termine le registrazioni…"

Come è nata “A Whiter Shade Of Pale”?

"Per il testo devi chiedere a Keith (Reid, ndr)... Per quanto riguarda le musiche, invece, un mattino, all’inizio del 1967, dopo avere ascoltato Bach, mi sedetti al pianoforte e quella melodia che mi frullava in testa da almeno due settimane incominciò a prendere forma..."

Il brano è stato ripreso da diversi artisti, tra cui Joe Cocker, che la inserì nell’album “Luxury You Can Afford” (Asylum Records, 1978)… Le piace quella versione?

"Joe riuscì a farla sua, la cantò in maniera straordinaria… L’unica critica che mi sento di esprimere è sull’arrangiamento, che definirei troppo simile all’originale…"

Tra le altre numerose cover messe a punto nel corso di quasi cinque decenni, quale o quali salverebbe?

"Quella di Annie Lennox: un’ottima interpretazione la sua, con un ottimo arrangiamento, per di più… (nell’album “Medusa”, RCA/Arista, 1995, ndr)."

E della versione italiana dei Dik Dik (“Senza luce”, ndr), cosa ne pensa?

"Non l’ho mai sentita…"

È famosissima…

"Eppure è così, mi dispiace…"

E de “L’ora dell’amore”, la versione italiana di “Homburg” registrata dai Camaleonti, quale la sua opinione?

"Ne ho sentito parlare, ma non l’ho mai ascoltata… Dovrei cercarla in rete, è vero…"

State pensando di rientrare in studio a breve per un nuovo album di inediti?

Certo, siamo soltanto in attesa della giusta ispirazione…

Acquista i biglietti per partecipare alla serata di venerdì 24 luglio a Bellinzona, cliccando qui

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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