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ITALIA / SVIZZERADiego Dalla Palma: "Ho deciso, mi suicido in Svizzera"

21.04.15 - 11:30
Il profeta del make up made in Italy sceglie di vendere tutto e darlo in beneficenza prima di spegnersi ad Exit: "Sono sano, la morte è un passaggio liberatorio"
Diego Dalla Palma: "Ho deciso, mi suicido in Svizzera"
Il profeta del make up made in Italy sceglie di vendere tutto e darlo in beneficenza prima di spegnersi ad Exit: "Sono sano, la morte è un passaggio liberatorio"

LUGANO - Diego Dalla Palma, noto anche come il profeta del make up made in Italy, ha scelto di porre fine alla sua esistenza. Come? Tramite suicidio assistito mediante Exit.

Una dichiarazione, quella del visagista, lasciata al popolo dei social network tramite la sua pagina Facebook. "Anche se sono sano (a parte l’allergia al glutine e qualche reumatismo) fra non molto la morte sarà per me un passaggio liberatorio. La fine di una vita fortunata ma difficile".

Quindi spiega: "Di fronte all’ottusità di chi vive di sfarzi, di giornate effimere, di retorica, di superficialità e di egoismo mentre si consuma costantemente il dramma di gente disperata, quello di bambini rapiti, massacrati e privati dei sogni, HO PRESO UNA DECISIONE: VENDO TUTTI I MIEI IMMOBILI (di un paio solo la nuda proprietà, poiché devo abitarvi per una decina di anni circa). Parte del ricavato (prevedo di donare un milione o un milione e mezzo di euro) desidero vada devoluta a strutture o iniziative che ospitano e accolgono orfani di ogni parte del mondo, madri con bimbi piccoli, vecchi senza speranza o malati e profughi che fuggono da guerre, pestilenze e carestie. Al fine di migliorare, per quello che posso, un mondo fatto di ignoranza, violenza e dolore. Un luogo che l’essere umano, usando in modo dissennato e scriteriato la civilizzazione e l’emancipazione, ha reso stupido".

Il perché di lasciare una dichiarazione del genere su Facebook è presto detto: "Perché ho bisogno di chi, leggendomi, mi aiuti a mettere in moto opportunità, contatti e programmi affinché questo accada concretamente (investitori, studi legali, commercialisti, notai, associazioni preparate su questi temi). Il resto, di ciò che ricaverò (esclusa la donazione), lo dividerò tra le mie esigenze e quelle delle rare persone che mi sono davvero care".

Depressione? Paura della vecchiaia? Dalla Palma dice di no: "Ho scoperto (come diceva il grande Mario Rigoni Stern) che non so niente e non sono niente. E che sono solo di passaggio. Che sono qui per una breve, interessante e travagliata vacanza che sta finendo. Inoltre, perché è GIUSTO che qualcuno riceva una vita migliore da un gesto che, per me, è DOVEROSO. Preciso che sono sereno, determinato e per niente depresso. Desidero semplicemente dare uno scopo alla mia vita. Vita che, se il destino e la buona sorte me lo concedono, desidero non sia lunga più di tanto".

Il make up artist, di fronte ai commenti positivi, ma anche e soprattutto le critiche, giunti sui social, non ha paura di parlare di suicidio: "Per quanto riguarda il tema riguardante la fine della mia vita, desidero sia chiaro che non ho mai fatto mistero di tutto questo: l’ho resa pubblica più di una volta questa mia riflessione e sono da anni iscritto ad EXIT, proprio perché voglio programmare lo spegnimento del mio esistere. Qualcuno vuole chiamarlo suicidio? E allora, accidenti!, chiamiamolo suicidio! Per me, ha un diverso significato. Per me è solo un pensiero luminoso, positivo e concreto per evitare, fra qualche anno, pietismi, dolori morali e fisici, umiliazioni, atroci torture e corse ad ostacoli continue. Purtroppo, ho ereditato il peggio di certe problematiche fisiche che hanno umiliato e reso infelici i miei genitori negli ultimi anni della loro vita. Quindi, ne devo tenere conto. Ma, lo ripeto, SONO SERENO, anche se TORMENTATO".

EXIT è un'associazione basata sul diritto svizzero che si impegna in favore dell'autodeterminazione delle persone nella vita e nella morte. "Se la qualità di vita di una persona è compromessa al punto tale da renderne intollerabile la vita stessa, EXIT aiuterà questa persona a lasciare questo mondo in modo dignitoso", si legge nel regolamento.

Al momento attuale l'associazione conta circa 68'500 membri nella Svizzera tedesca e circa 1'500 in Ticino.

Per accedervi bisogna però essere cittadini svizzeri o, in alternativa, avere la residenza o il domicilio in Svizzera.

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