Da venerdì 27 marzo nei negozi con il suo secondo disco legato al progetto High Flying Birds, dal titolo “Chasing Yesterday”, Noel Gallagher racconta di sé e della sua musica
LONDRA - Noel, tra qualche giorno partirai in tour? È ancora stimolante?
"Devo ammettere che alla fine di ogni tournée mi lamento spesso, ma mi piace ancora girare l’intero pianeta. Sono “on the road” da ventun’anni e ho potuto vedere come cambia il mondo. E non necessariamente in meglio".
Come è cambiato secondo te?
"Fino a qualche tempo fa potevi presentarti in aeroporto anche se avevi bevuto un goccio. Oggi ai controlli ti fanno spogliare fino a ritrovarti in mutande. Le macchine hanno preso il sopravvento. I rapporti tra le persone si stanno perdendo".
Com’è il tuo rapporto con la gente? Esci spesso?
"Dal momento che non guido, uso i mezzi pubblici. Ogni fottuto giorno prendo la metropolitana e vado al supermercato. La gente mi riconosce raramente".
Quando sei a casa parli spesso del tuo lavoro?
"No, mia moglie è l’ultima persona a cui vorrei chiedere un consiglio musicale. Sarebbe troppo onesta... Finirebbe in un divorzio...".
Hai scritto grandi canzoni d’amore come “The Girl With X-Ray Eyes”. Sei romantico?
"Certo, tutti gli artisti sono romantici".
Cosa hai regalato a tua moglie per San Valentino? Dei fiori?
"No. Diciamo che in questo caso non mi definirei romantico. Talvolta li compro, però… E le dico quanto è fantastica… Perché lo è…"