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LUGANOZappa: storie di vita nutrite da “UnaNuovaForza”

14.01.15 - 06:11
Marco Zappa sta per dare alle stampe il suo nuovo album
Zappa: storie di vita nutrite da “UnaNuovaForza”
Marco Zappa sta per dare alle stampe il suo nuovo album

LUGANO  Una produzione, “UnaNuovaForza”, di quattordici composizioni intense, ammalianti, registrate in dimensione live lo scorso 25 ottobre tra le mura del Cinema Lux di Massagno, che il musicista e cantautore ticinese (voce, chitarra, liuto…) ha messo a punto con i suoi nuovi compagni di viaggio, Goran Stojadinovic (fisarmonica, basso) e Ilir Kryekurti (batteria, percussioni). L’uscita è in programma lunedì 26 gennaio, giorno in cui il disco verrà presentato con uno showcase negli studi Rsi di Lugano-Besso.

Marco, un album che riassume, “grandi cambiamenti, sofferenze e gioie intense”. Vuoi entrare nel dettaglio?

"Sì, lo dico subito, sono tutte canzoni d’amore! Vere e vissute. Per me, il 2014 è stato un anno di grandi cambiamenti, di momenti molto tristi, quando Renata mi ha lasciato, dopo 12 anni di vita, di musica, di viaggi insieme. Ho passato alcuni mesi molto duri in cui capivo che tutta la mia vita stava prendendo un’altra direzione, dovevo ritrovare un equilibrio che questa situazione mi aveva tolto. Gli amici mi hanno aiutato molto, spesso in un modo che all’inizio, però, non potevo e non volevo capire. Poi, all’improvviso, la mia vita e la mia musica hanno trovato una nuova via, nuovi amici, nuovi paesi, nuovi collaboratori e… un nuovo amore che mi ha ridato una “Grande Forza”, una voglia nuova di viaggiare, di creare, di suonare! “Ci sarà sempre un’altra opportunità, un’altra amicizia, un altro amore, una nuova forza!”, ha scritto Antoine De St.Exupéry. Ed è stato proprio così anche per me. Questo cd racconta ed esprime musicalmente tutto questo".

Immagino sia stato difficile “rialzarsi”…

"No, per niente, la vita si è ripresentata improvvisamente in tutta la sua attrattività: Kozett, Elena, Tedy, Admir e tutti i loro amici mi hanno introdotto nel mondo, nella cultura, nella storia e nelle abitudini della gente dell’Albania di oggi e di ieri. Grazie a loro e ai mei due nuovi compagni di viaggio, Ilir Kryekurti (Albania) e Goran Stojadinovic (Serbia), per me è iniziata una nuova esistenza, una nuova fase della mia crescita artistica e umana".

“UnaNuovaForza” recuperata nel corso di questo tuo interminabile cammino, quindi…

"Sì, è proprio durante i miei lunghi e frequenti soggiorni in Albania che ho scritto tutti i testi del cd. L’ho pensato e scritto a Tirana, nel mese di aprile del 2014, invitato da Ilir, a casa di una sua amica, Kozett. Là mi sono di nuovo innamorato! Tra un concerto e l’altro a quelle latitudini ho conosciuto persone, musicisti, scrittori, artisti, giornalisti… Nuovi amici con i quali ho subito trovato una bellissima intesa e dai quali sto imparando moltissimo. Mi sono anche innamorato di parecchi strumenti etnici che sto
studiando con grande passione: grazie ad essi ho trovato nuove idee per scrivere queste canzoni, gettando un ponte tra la mia cultura e quella di questo interessantissimo Paese. Con il maestro Fatos Qerimaj sto studiando clarinetto e con Fatmir Lela il liuto albanese e nuovi aspetti del bouzouki, del baglamas e del cifteli".

Ultimamente l’Albania è diventata la tua seconda casa… Quali gli altri aspetti che hanno colpito in modo particolare la tua sensibilità?

"Questo Paese presenta degli aspetti culturali e sociali molto simili a quelli che ho vissuto a Milano durante i miei studi, negli anni Settanta. La vita della gente pulsa ancora in un modo fantastico. Nelle strade, ovunque, i commerci al dettaglio si accavallano nei quartieri, nei mercati. ognuno vende la propria merce, il frutto del proprio piccolo lavoro: ortaggi, scarpe, padelle, vestiti, mobili… E tutto questo mi affascina, perché qui vedi concretamente ancora l’uomo che deve sacrificarsi tutti i giorni, dalla mattina presto, senza gli agi a cui ci ha abituati la nostra civiltà del “benessere”".

Il disco ha l’aria di un concept. Dal buio alla rinascita… Cosa pensi di questa mia affermazione?

"Sì, è così… Questo album, inoltre, narra una storia nella quale tutti possono identificarsi, perché, come sempre nel mio lavoro, racconto situazioni di vita reali, vissute. Non c’è bisogno di inventare nulla. La vita basta osservarla, viverla e raccontarla. Posso citare il finale del dodicesimo brano, “KerkojNjeLiber”, che in parte ho cantato in albanese: “Osserva un bambino sulla spiaggia, felice, raccoglie le conchiglie. Qual è il suo segreto? Qual è il suo segreto? Lui vive nel presente, si gode il sole! Non pensa al passato, non pensa al futuro! È qui! Ed è felice! È qui! Ed è felice! Ed è felice! Ed è felice!”".

La seconda traccia si intitola “Profumi”… I profumi restano sempre, nonostante il passare del tempo… Vuoi continuare?

"Eh sì… Il cd è strutturato come il concerto, con una serie di brani che vanno letti in sequenza, come sono stati scritti e creati. Posso citare le prime due strofe di “Profumi”: “Anche dopo, quando tutto è finito, resta il profumo delle cose, delle persone, degli incontri, dei paesi, ma soprattutto... degli amori! Ogni profumo ti resta nel cuore! Dentro le narici, e ti accompagna i pensieri. E non ti senti mai solo, e non vorresti mai lasciarli fuggire”.Anche il concerto, dopo un inizio piuttosto meditativo e intenso, si trasforma sempre più in una festa, in una musica ritmica, felice e concreta, proprio come le sensazioni che ho vissuto nei Balcani".

Raccontami il primo incontro con Ilir e Goran… Come si è sviluppato tutto quanto?

"Ho incontrato Ilir tre anni fa a Tirana, quando nel corso di una tournée in Albania ho voluto suonare assieme a due musicisti del luogo: uno di loro era Ilir, un grande percussionista e batterista molto conosciuto e apprezzato. Da quel momento abbiamo incominciato a collaborare e a suonare insieme. Dopo la partenza di Renata, ho sentito il bisogno di trovare un musicista completamente diverso, in grado di portare altri input e capace di andare in un’altra direzione. Una sera, durante una jam session, abbiamo avuto modo di ascoltare Goran. Siamo rimasti impressionati dalla sua formidabile capacità di suonare, con la mano sinistra, le parti di contrabbasso e, con la mano destra, le parti di fisarmonica, piano elettrico e Hammond. Abbiamo organizzato una prova a casa mia ed è nata “UnaNuovaForza”!"

La versione “studio” di questi brani non esiste… Perché la scelta di un album live?

"Ci sono composizioni che nascono dopo un lungo periodo di preparazione e di scrittura degli arrangiamenti. Altre, come queste, che nascono così, di getto, spinte dalla voglia di raccontare qualcosa di importante, di vero, dalla voglia di suonare insieme, di viaggiare. Con Goran e Ilir, questi nuovi brani sono scaturiti con entusiasmo e professionalità, per dare corpo e vita ai miei testi, scritti in questo momento di grandi cambiamenti. Quando la suoni dal vivo, una musica come questa pulsa e vive tutti i suoi profumi… E il pubblico, di conseguenza, partecipa a qualcosa di vero, di genuino…"

 

 

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