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LUGANO“La trasgressione? È un modo di essere”

06.11.14 - 06:00
Nell’attesa di vederla esibirsi sul palco del Palacongressi il prossimo 14 dicembre, Patty Pravo si racconta… Senza censure…
“La trasgressione? È un modo di essere”
Nell’attesa di vederla esibirsi sul palco del Palacongressi il prossimo 14 dicembre, Patty Pravo si racconta… Senza censure…

LUGANO. Oltre quattro decenni di successi e trasgressioni. Ma anche di cadute, dopo le quali, però, lei, l’ex ragazza del Piper, si è rialzata, a testa alta, scavalcando l’effimero delle mode, fugaci, che, spesso, si esaurivano in un istante…

Patty approderà a Lugano con il suo trio acustico: “Nei sessanta minuti a disposizione raccoglierò tutti i miei successi e qualche sorpresa”, mi spiega, rivelandomi che riserverà del tempo anche per “Tutt’al più”, brano legato ai tre album pubblicati tra il 1972 e il 1973 in cui riprese parte del migliore cantautorato francofono, da Jacques Brel a Léo Ferré.

Patty, “Sulla Luna Tour” evoca il titolo del brano che Vasco Rossi e Gaetano Curreri hanno scritto per lei: “La Luna”… Cosa mi dice di questa collaborazione, che, tra l’altro, con loro due, non è nemmeno la prima?

"E spero che non sia l’ultima… Dico questo perché sto portando a termine le registrazioni del mio prossimo album la cui tracklist dovrebbe – e sottolineo dovrebbe – raccogliere un’altra canzone con la firma di Vasco e di Gaetano…"

Vuole rivelare qualche altro dettaglio legato al nuovo disco?

"Verrà pubblicato tra gennaio e febbraio e raccoglierà una serie di canzoni messe a punto da autori giovani, come Giuliano Sangiorgi, per esempio…"

A nemmeno un anno dalla pubblicazione della versione originale, nel 1973, lei riprese “Walk On The Wild Side” di Lou Reed, portandola in Italia con il titolo “I Giardini di Kensington”… All’epoca i temi toccati da Reed (transessualità, prostituzione, droga) erano tabù e i versi riadattati per la sua versione non avevano nulla a che vedere con l’originale…

"A me, in tutta onestà, sarebbe piaciuto molto riprendere anche il testo, ma non ho potuto… Alla fine, è diventata quasi una canzone per bambini…"

Cos’è per lei la trasgressione?

"Un modo di essere…"

Qualche tempo fa aveva dichiarato di fumare regolarmente marijuana…

"Devo correggerti… (ride) Fumavo l’hashish, la marijuana non mi è mai piaciuta… Comunque, ho smesso tre o quattro anni fa… Ogni cosa ha i suoi tempi…"

Nel corso degli anni Settanta ha posato per Playboy e per Penthouse… Perché questa scelta?

"Giravo mostrando il seno comunque… Ho fatto anche passaggi televisivi… Uno per i bambini, addirittura… Non ero una maggiorata, non credo abbia dato fastidio…"

Ha avuto quattro mariti… Oggi qual è la sua situazione sentimentale?

"Sono single…"

Non ha mai desiderato avere dei figli?

"No… Anzi, forse quando stavo con Gordon (Faggeter, ndr), il mio primo marito… Poi, con questo mestiere non sono compatibili…"

A distanza di mezzo secolo, oggi come vede gli anni Sessanta?

"Magari li avessimo ancora! Saremmo tutti belli e sorridenti… Ci divertiremmo con una musica splendida e impareremmo un sacco di cose nuove… C’era più creatività, più benessere… Avevamo appena archiviato una guerra e sentivamo la necessità di divertirci… E ci si divertiva anche con poco, per fortuna…"

Qual è il suo ricordo più bello del Piper?

"Si stava benissimo… Ci si inventava i balli… Ricordo quando arrivarono i Moody Blues, i Pink Floyd…"

È vero che ha conosciuto Jimi Hendrix?

"Certo, ci incontrammo a Roma dopo un suo concerto… Un mio amico gli diede un passaggio con la sua Fiat 500 e passarono a prendermi sotto casa… Girammo per la città tutta la notte… Tra me e Jimi nacque anche un’amicizia, ma durò poco per ovvi motivi…"

In quel periodo immagino abbia avuto occasione di incontrare anche gli Stones…

"Li conobbi nel 1966, a casa del pittore Mario Schifano… Con Keith Richards, tra l’altro, sono tuttora in contatto…"

Sembra simpatico…

"In effetti, è così come lo si vede sul palco… Keith è una persona meravigliosa… E gode anche di ottima salute…"

Diciamo che è stato fortunato…

"(ride) Direi proprio di sì…"

Il 14 dicembre, prima del concerto a Lugano, incontrerà Mina e Rita Pavone?

"Non credo, perché probabilmente arriverò soltanto nel pomeriggio e dovremo fare il soundcheck… Rivederle entrambe, comunque, mi farebbe molto piacere…"

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