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L'amico Ivo Van Hove ha rivelato come il celebre rocker abbia lottato fino alla fine per sfuggire alla morte, giunta lo scorso 10 gennaio
LONDRA - David Bowie pare non volesse rassegnarsi all'idea di morire.
L'amico Ivo van Hove, che ha lavorato con il Duca Bianco fino all'ultimo per lo spettacolo 'Lazarus', ha rivelato come il leggendario rocker britannico abbia lottato con tutte le sue forze per sfuggire alla morte, giunta lo scorso 10 gennaio dopo una lunga battaglia contro il cancro.
Ivo ha ricordato: "Sentivo profondamente che non volesse andarsene. È stata una lotta non contro la morte, ma per la vita. Vivere per lui significava essere un vero padre di famiglia. Non vedeva l'ora di tornare a casa, di stare con sua figlia, con sua moglie e con i suoi cari".
David - che ha lasciato la moglie Iman e due figli, Lexi, 15, e Duncan Jones, - alla fine dei suoi giorni era stato reso irriconoscibile dai trattamenti di chemioterapia.
Il produttore e amico di lunga data Tony Visconti ha spiegato al magazine Rolling Stone: "A volte mi telefonava quando finiva i trattamenti. Non aveva più voce. Era ridotto un disastro. E io dicevo: 'Non preoccuparti. Ce la farai'. E lui mi rispondeva: 'Ci spero, ma non fatevi troppe illusioni'".
Nella settimana antecedente alla morte, David ha registrato 5 demo, cosa che fece sperare Tony in una ripresa delle condizioni dell'amico.
"Ero felice e pensavo, e credo che anche lui lo abbia fatto, che avrebbe almeno vissuto ancora per qualche mese. Ma la fine è giunta rapidamente. Non vorrei fare supposizioni. Non so esattamente, ma sono piuttosto convinto che si sia aggravato subito dopo quella telefonata" - ha aggiunto Visconti.
