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STATI UNITIIl figlio di Tom Hanks: "Fumavo e spacciavo cocaina"

01.10.15 - 17:47
Chester Hanks, noto anche col nome d'arte Chet Haze, ammette: "Adesso sono in riabilitazione"
Foto Bang ShowBiz
Il figlio di Tom Hanks: "Fumavo e spacciavo cocaina"
Chester Hanks, noto anche col nome d'arte Chet Haze, ammette: "Adesso sono in riabilitazione"

LOS ANGELES - Rivelazioni shock da parte di Chester 'Chet' Hanks, il figlio di Tom Hanks, che, attraverso una serie di videoclip pubblicati su Instagram, ha ammesso di aver spacciato e aver fatto a lungo uso di cocaina.

Per liberarsi dalla sua dipendenza, il figlio dell'attore hollywoodiano ha deciso di entrare in un centro per la riabilitazione, nella speranza di lasciarsi alle spalle il suo passato di eccessi.

Su Instagram, il rapper ha rivelato: "Sono stato in rehab. Sto cercando di rimettermi in sesto e sono sulla buona strada. Un giorno mi sono guardato allo specchio e mi sono reso conto di tutte le ca****e che stavo facendo e finalmente ho capito che non potevo più continuare così."

"Fino ad un paio di mesi fa spacciavo e mi facevo di cocaina - ha detto in una clip successiva - Ne assumevo talmente tanta, da finire spesso col naso intasato. Ho persino fumato crack."

Dietro la tossicodipendenza del giovane Hanks, potrebbero celarsi le pressioni di una vita sotto i riflettori e la sua difficoltà ad integrarsi nel mondo dello spettacolo e seguire le orme di suo padre. "Ho fatto un lungo viaggio alla scoperta di me stesso. Non è facile quando sei il figlio di uno degli attori più famosi al mondo. Sono stato sottoposto ad un sacco di pressioni sin da piccolo."

Tre mesi fa Chet era finito nel mirino della polizia inglese, per aver vandalizzato la camera di un albergo situato nei pressi dell'aeroporto Gatwick di Londra. La reazione del controverso 25enne sarebbe stata causata dal rifiuto di tre ragazze ad avere un rapporto sessuale con lui.

Pochi giorni prima, Chet, si era inoltre visto sospendere il suo account Instagram per aver utilizzato un linguaggio volgare e non appropriato alla piattaforma social. "Sono libero di esprimermi come voglio" - si era difeso il musicista.

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