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ITALIAGiulia Innocenzi: "Niente figli con Pif"

10.11.14 - 18:13
La giornalista e blogger politica non è ancora pronta per metter su famiglia con il celebre regista
Giulia Innocenzi: "Niente figli con Pif"
La giornalista e blogger politica non è ancora pronta per metter su famiglia con il celebre regista

MILANO - Giulia Innocenzi e Pif hanno festeggiato il terzo anno di fidanzamento lo scorso 25 giugno andando a convivere, ma la giornalista politica che affianca Roberto Santoro in «Servizio Pubblico» non ne vuole sapere di avere figli. «Ora non sono nel mio raggio d’azione», ha raccontato Giulia a Grazia che presto compirà trent'anni. Non esclude però in futuro di voler mettere su famiglia. «Vedremo. Se quando sarò pronta starò ancora con lui, direi di sì».

Giulia è abituata ad essere sempre intervistata sulla sua dolce metà, il regista di «La mafia uccide solo d'estate» pellicola che è valsa a Pif il David di Donatello come miglior film regista esordiente. «È il meccanismo, non mi sorprende né mi offende. I limiti li metto io. Per esempio, non mi vedrete mai in un servizio fotografico posato con lui, né mai cercherò di spettacolarizzare la nostra coppia».

C'è però una cosa che i giornalisti non le hanno mai chiesto riguardo al suo celebre partner: «Qual è stato il piatto più buono che ti ha preparato? Risposta: gli spaghetti con il pesto Buitoni. Giusto per farvi capire come può essere il resto della sua cucina. A casa io faccio da mangiare e lui lava i piatti. Se non ci fosse una divisione dei compiti al 50 per cento, avrei già fatto lo sciopero generale».

Insomma in casa Pif-Innocenzi la parità dei sessi viene rispettata a differenza di quanto accade nel mondo. Secondo Giulia però questa condizione di subordinanza al femminile è perpetuata dalle stesse donne. «Secondo il World Economic Forum, quando io avrò 111 anni! Ma è anche colpa delle donne. Una mia coetanea che in casa lavora di più del suo compagno è inaccettabile. Gli uomini fanno bene, per loro è una situazione vantaggiosa. Siamo noi che dobbiamo impuntarci, iniziando in famiglia: è da lì che parte l’educazione».

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