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CILEOnde misteriose scuotono pianeti lontani

07.10.15 - 20:01
Le strutture ondulatorie sono state osservate grazie al Very Large Telescope dell'Osservatorio Meridionale Europeo in Cile
Onde misteriose scuotono pianeti lontani
Le strutture ondulatorie sono state osservate grazie al Very Large Telescope dell'Osservatorio Meridionale Europeo in Cile

SANTIAGO DEL CILE - Misteriose onde scuotono una 'culla' di pianeti vicina alla Terra: è il disco di polveri che circonda la giovane stella AU Microscopii (Au Mic), che si trova a 30 anni luce da noi, nella costellazione del Microscopio, tra il Sagittario e il Capricorno.

Queste strutture ondulatorie, descritte per la prima volta su Nature, sono state osservate grazie al Very Large Telescope (Vlt) dell'Osservatorio Meridionale Europeo (Eso), in Cile.

Cruciale per la scoperta è stato il nuovo strumento Sphere (Spectro-Polarimetric High-contrast Exoplanet Research), progettato per scrutare le stelle alla ricerca di pianeti poco luminosi nelle loro vicinanze.

Le sue immagini hanno svelato che le misteriose onde hanno una forma simile a quella delle increspature dell'acqua. Confrontando i dati con le immagini del disco di polveri ottenute dal telescopio Hubble nel 2010 e 2011, gli astronomi hanno scoperto che le onde erano già presenti e che si sono modificate nel tempo: gli archi si stanno infatti allontanando dalla stella a velocità elevatissime, fino a 40mila chilometri all'ora. Finora strutture di questo genere non erano mai state viste e neppure previste dai modelli teorici.

Al momento sono al vaglio diverse ipotesi sulla loro origine. "Una spiegazione le lega ai brillamenti stellari", afferma il coautore dello studio Glenn Schneider, che lavora presso lo Steward Observatory, negli Stati Uniti. "AU Mic è una stella attiva che spesso rilascia impulsi improvvisi di energia vicino alla superficie. Uno di questi brillamenti - prosegue l'esperto - potrebbe aver innescato qualche reazione in uno dei pianeti eventualmente presenti, per esempio strappando con violenza del materiale che potrebbe ora propagarsi lungo il disco, spinto dalla forza del brillamento".

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