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L'OSPITESì al credito per un Palazzo dei congressi rinnovato e funzionale

17.12.12 - 09:26
Stefano Fraschina, Consigliere Comunale Lega dei Ticinesi - Lugano
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Sì al credito per un Palazzo dei congressi rinnovato e funzionale
Stefano Fraschina, Consigliere Comunale Lega dei Ticinesi - Lugano

Un’operazione di restyling decisamente opportuna e lungimirante, un investimento che potrà garantire al Palazzo dei Congressi della Città di Lugano un futuro decoroso, funzionale e qualitativo. Il messaggio municipale da fr. 8'000'000. che a breve verrà sottoposto al vaglio del Consiglio Comunale, rientra in un contesto ed in un progetto turistico, artistico e congressuale ad ampio raggio che, indubbiamente, porterà un indotto non indifferente alla Città di Lugano. In un contesto di grandi cambiamenti, soprattutto a livello urbanistico e territoriale, il polo trainante del Cantone non poteva certamente permettersi, come inopinatamente ed intempestivamente proposto recentemente da alcuni consiglieri comunali, di privarsi di una struttura che in futuro potrà garantire, con tutte le necessarie e mirate opere di miglioria e di rinnovamento del caso, complementarietà e location, che da solo il Polo Culturale non potrà assicurare. Un Palazzo dei Congressi rinnovato, funzionale ed al passo con le sempre più svariate esigenze degli operatori internazionali, è certamente un valore aggiunto che accrescerà notevolmente l’attrattività e la competitività della Città di Lugano in un contesto che nel suo specifico, potrà essere sfruttato lungo tutti i dodici mesi dell’anno. La nuova Lugano è in evoluzione, a medio-lungo termine si realizzeranno importanti opere che ne accresceranno la competitività a tutti i livelli, opere ed investimenti che gioveranno all’intera realtà sociale, economica e turistica del Cantone Ticino.

Da questi presupposti, secondo il mio punto di vista e sintetizzando nello specifico la tematica che ruota attorno al futuro del Palazzo dei Congressi, nasce evidentemente un sentimento ed una visione decisamente favorevole al messaggio municipale che propone infatti un credito per il risanamento e le migliorie della struttura.

Prendere in considerazione l’abbattimento (con tutti costi non indifferenti del caso) sarebbe stato un pericoloso ed improduttivo passo indietro, soprattutto in considerazione del fatto che il futuro del polo fieristico, espositivo e congressuale della Città è lungi dall’essere ben delineato. Se, oltre ai tempi relativamente e comprensibilmente lunghi relativi alla messa a punto di questo importante progetto, teniamo in considerazione il non propriamente florido periodo congiunturale che stiamo vivendo, mi sembra lapalissiano investire le risorse anche sulle infrastrutture già esistenti, evitando pericolosi ed alla resa dei conti controproducenti “colpi di testa” che non rispondono assolutamente alle attuali esigenze della Città.

 

Al contrario Lugano avrà la possibilità di consolidare la propria propositività in ambito congressuale ed espositivo nei confronti di un’ampia fascia di utenti, che in un futuro prossimo, potrebbero sicuramente e regolarmente tornare sulle rive del Ceresio. Questo è solo un anello della catena. In un sempre più difficile panorama turistico-economico, attanagliato da una crisi economica che non da tregua, abbiamo l’obbligo di valorizzare il più possibile le risorse a nostra disposizione! Abbatterle, distruggerle, proponendo la valorizzazione di Villa Ciani e del Parco adiacente, secondo il mio punto di vista, è decisamente poco lungimirante ed improduttivo.

 

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