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L'OSPITEOccorre fermare la speculazione immobiliare!

02.07.11 - 15:51
di Raoul Ghisletta
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Occorre fermare la speculazione immobiliare!
di Raoul Ghisletta

Siamo in molti ad essere preoccupati, a Lugano e in altri comuni ticinesi, per la speculazione immobiliare in atto, che distrugge oggetti ed aree di pregio, male o per nulla tutelati. Assistiamo impotenti anche alla trasformazione di oggetti immobiliari a prezzi accessibili in appartamenti di lusso per clienti facoltosi, il che mette in difficoltà le persone a reddito medio-basso nel reperire un alloggio a prezzo accessibile. Occorre maggiore equilibrio in questi processi di trasformazione del patrimonio immobiliare, che vanno sottratti alla speculazione in atto. Gli strumenti per tutelare le aree verdi e i beni culturali ci sono, per lo meno in parte, ed è soprattutto necessaria la volontà politica di applicarli prima che sia troppo tardi. Un segnale politico importante lo potrà dare nelle prossime settimane il Municipio di Lugano, accettando l’intelligente rapporto della Commissione della pianificazione del Consiglio comunale, che ha esteso la protezione su una trentina di oggetti di pregio, tra cui Villa Elisa a Besso.

Ma occorre anche intervenire a livello cantonale, soprattutto per contenere la speculazione immobiliare. Una proposta importante l’ho inoltrata lo scorso 24 gennaio a nome del gruppo parlamentare socialista. Si tratta di una mozione indirizzata al Consiglio di Stato per il varo di una legge cantonale sulla trasformazione e sulla ristrutturazione degli alloggi. La mozione propone misure a favore degli inquilini e dell'impiego, riprese da una legge esistente da una quindicina di anni nel Canton Ginevra. La legge cantonale ha lo scopo di preservare i quartieri con alloggi a prezzi accessibili, di proteggere le condizioni di vita degli inquilini con redditi medio-bassi e di favorire il rinnovo degli alloggi per creare impieghi, con particolare attenzione alle imprese artigianali e alle imprese sociali radicate nel territorio. Limitatamente alle zone critiche e ai momenti di tensione del mercato immobiliare, la legge prevede infine la facoltà per il Governo di:
a) limitare le demolizioni, le trasformazioni e il cambiamento di destinazione degli alloggi e
degli oggetti affittati da piccole imprese, esercizi pubblici, commerci, imprese sociali;
b) sostenerne la manutenzione e il rinnovo in modo da mantenerne le caratteristiche;
c) restringerne l'alienazione;
d) regolare l'uso temporaneo di oggetti lasciati vuoti senza motivo.

Questa proposta legislativa cantonale sarebbe applicabile non solamente a Lugano, ma a tutti comuni del Cantone oggetto di speculazione immobiliare, e questo senza problemi di legalità, contrariamente al blocco edilizio proposto dalla mozione Paparelli a nome della Lega nel Consiglio comunale di Lugano, che persegue fini analoghi. Dato che nel Governo cantonale siedono due consiglieri di Stato leghisti e un consigliere di Stato socialista, la maggioranza per il varo di un messaggio governativo a favore di una legge cantonale contro la speculazione immobiliare dovrebbe esistere. Occorre che il Consiglio di Stato dia la giusta priorità a questo atto parlamentare per fronteggiare un problema particolarmente sentito dalla popolazione luganese e di altri comuni.

di Raoul Ghisletta,
consigliere comunale PS Lugano ed ex parlamentare
 

Foto Ti-Press

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