Massimiliano Robbiani, Gruppo Lega-UDC e indipendenti di Mendrisio
Dopo il Si da parte del Consiglio Comunale di cambiare la forma giuridica dell’AIM, la Sinistra, ha deciso di lanciare il referendum con argomentazioni a dir poco discutibili.
Se da una parte il referendum è un esercizio democratico, dall’altra, però, non da il diritto ai promotori di raccontare cose non vere.
Infatti la trasformazione dell’AIM in AIM SA non è una svendita delle nostre Aziende Industriali, ma solamente un cambio della forma giuridica.
Il 100% della azioni nominative saranno in possesso della Città, e perciò l’AIM sarà tenuta integralmente dal Comune.
Ricordiamoci che pure i sindacati di Sinistra hanno accettato il contratto collettivo di lavoro. Il contratto in effetti è stato finalizzato con il fronte unico sindacale, OCST e VPOD, garante delle medesime condizioni di lavoro e salariali del Regolamento organico dei dipendenti della Città. I dipendenti di fatto restano comunali.
Il progetto è necessario, oltre che per poter tenere il moltiplicatore d’imposta al 75%, per operare nel mercato più velocemente e garantire energia al minor costo possibile.
Non perdiamo questa occasione più unica che rara per poter far sopravvivere la nostra AIM. AIM amata da tutti e non solo dalla Sinistra che con questo referendum vuole unicamente rendere la nostra azienda incapace di reagire in questo mercato sempre più veloce nel prendere decisioni importanti.