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L'OSPITEOspedali pubblici, attenzione alle privatizzazioni!!!

17.05.16 - 14:00
Roberto Martinotti, presidente VPOD Ticino
Foto d'archivio (Tipress)
Ospedali pubblici, attenzione alle privatizzazioni!!!
Roberto Martinotti, presidente VPOD Ticino

Ci risiamo nuovamente. La fame di privatizzazione si insinua nuovamente tra le pieghe del materiale per le prossime votazioni previste per il 5 giugno.

Le privatizzazioni e le esternalizzazioni sono rischi che si affacciano da tempo all’orizzonte del servizio pubblico. In questo caso è la salute “pubblica” in pericolo. Sì, perché se non dovessimo bocciare la pericolosa proposta di modifica della legge sull’Ente ospedaliero cantonale, ci troveremmo con una sanità a due velocità o forse ad una sola velocità, quella del profitto, sulle spalle dei pazienti, visti come clienti da spremere e non più come pazienti da curare!!!

Il prossimo 5 giugno dobbiamo andare compatti alle urne per segnare sulla scheda un chiaro NO alla modifica della legge sull’Ente ospedaliero cantonale.

Vi ricordo che, se non dovessimo riuscire a trattenere la pericolosa deriva delle privatizzazioni, gli ospedali pubblici potrebbero essere trasformati in società anonime con la partecipazione 50/50 tra pubblico e privato e che, solitamente, le società anonime hanno un unico scopo: creare profitti e dividendi da spartire con i propri azionisti. Diffidate quindi dalle lusinghe di miglioramenti nella sanità, ma temete piuttosto la deriva pensata all’arricchimento di chi ci vede come consumatori e non come esseri da salvaguardare sul piano della salute e del nostro benessere psico-fisico. 

Vi ricordo che quello che viene presentata dai fautori del progetto come una “fruttuosa collaborazione con il privato” costituisce in realtà una vera e propria privatizzazione dell’EOC, in particolare nel Luganese e nel Locarnese.

Se si dovesse accettare la modifica di legge in votazione il prossimo 5 giugno, le strutture miste pubblico-privato verrebbero progressivamente sottratte al controllo pubblico e sarebbero obbligate a privilegiare gli interessi finanziari degli azionisti privati a scopo di lucro, anche se ciò fosse in contrasto con gli interessi dei pazienti e della politica ospedaliera pubblica.

Temo che ciò sarebbe l'inizio della fine dell'Ente ospedaliero cantonale, e in generale di una sanità pubblica nel nostro Cantone, che comprende anche l’Organizzazione sociopsichiatrica cantonale.

Temo pure che i costi della gestione privatistica della sanità (in particolare se orientata al profitto) sarebbero pagati alla fine da tutti gli assicurati alla cassa malati.

Votiamo quindi NO alla modifica della legge sull’EOC il prossimo 5 giugno. Inoltre per lanciare un segnale a favore degli ospedali di valle votiamo SI all’iniziativa popolare “Giù le mani dagli ospedali”.

Non dobbiamo avere paura di bloccare i tentativi nefasti di spostare le competenze pubbliche al privato. Abbiamo il diritto di avere un ente pubblico capace di rispondere alle esigenze dei propri cittadini.

 

Roberto Martinotti, presidente VPOD Ticino

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