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L'OSPITEContratti collettivi e aperture dei negozi, lettera aperta di Federcommercio

05.02.16 - 11:02
Augusto Chicherio, Presidente; Rinaldo Gobbi, Segretario
Tipress
Contratti collettivi e aperture dei negozi, lettera aperta di Federcommercio
Augusto Chicherio, Presidente; Rinaldo Gobbi, Segretario

Il 28 febbraio si voterà sulla nuova Legge sulle aperture dei negozi. Federcommercio è stata sollecitata ripetutamente, in questi giorni, a precisare la propria posizione sul tema del futuro contratto collettivo della vendita vincolato alla nuova Legge. Ricordiamo che il vincolo del contratto collettivo è stato inserito nella nuova Legge per volontà della maggioranza del Gran Consiglio; maggioranza che nel marzo del 2015 ha approvato un emendamento in tal senso proposto dal deputato del PPD, e sindacalista dell’Organizzazione Cristiano Sociale, Gianni Guidicelli, e con lui sostenuto dal suo collega Lorenzo Jelmini. Federcommercio ha così deciso di precisare la sua posizione in merito tramite una lettera aperta indirizzata all’OCST, sindacato del quale apprezza la coerenza, la responsabilità, e la disponibilità ad affrontare i problemi senza preconcetti ideologici per raggiungere soluzioni concordate. Federcommercio comunica dunque, già sin d’ora, che non si opporrà al vincolo del contratto collettivo previsto dalla nuova Legge. Chiarisce altresì che è pronta a partecipare alle trattative con le parti sociali, come ha auspicato pubblicamente il ministro dell’economia, Christian Vitta, una volta che sarà approvata la nuova Legge. Lo farà in modo sereno e senza preconcetto alcuno. Nel nostro comunicato stampa di lunedì 1° febbraio, con il quale abbiamo raccomandato ad elettrici ed elettori di votare “SÌ” alla nuova legge, e di respingere il referendum lanciato dal sindacato UNIA, abbiamo del resto già avuto modo di chiarire il seguente principio fondamentale: “I diritti dei lavoratori del commercio sono e rimangono protetti e garantiti dalla Legge federale sul lavoro, oltre che dai contratti già in vigore, e dal futuro contratto collettivo di settore previsto in caso di entrata in vigore della nuova Legge”. Speriamo con questa lettera aperta di aver chiarito in modo convincente l’onestà della nostra posizione, auspicando che il dibattito in vista del voto si concentri ora sull’obiettivo principale della nuova Legge, che è quello di regolamentare un settore nel quale oggi vigono il caos, l’incertezza e la disparità di trattamento tra i negozi.

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