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L'OSPITEL’ennesima cantonata dei leghisti di Locarno

29.01.16 - 18:00
Alessandro Spano, Presidente Giovani Liberali Radicali Ticinesi e Sascha Mauro, Presidente Giovani Liberali Radicali Locarnese e Valli
L’ennesima cantonata dei leghisti di Locarno
Alessandro Spano, Presidente Giovani Liberali Radicali Ticinesi e Sascha Mauro, Presidente Giovani Liberali Radicali Locarnese e Valli

Ai leghisti di Locarno la frenesia per le Comunali sta giocando brutti scherzi. Prima la sparata – smentita dai fatti – contro i deputati Pini e Dadò sul collegamento veloce A2-A13, poi la boutade – smentita dal Municipio – sul progetto di Tecnopolo, trasformato in un immaginario attrattore di frontalieri.

In merito a quest’ultimo tema va innanzitutto ricordato che il progetto sostenuto da Municipio - ivi compreso il leghista Silvano Bergonzoli – ed Ente regionale di sviluppo non è un “polo industriale”, ma un “Tecnopolo” che ha come scopo l’insediamento di attività di formazione per i nostri giovani o di ricerca e sviluppo per le nostre imprese, il tutto a vantaggio dei residenti. Non si tratta quindi di favorire l’insediamento di aziende che privilegiano i frontalieri, ma semmai di creare una scuola per i nostri giovani e un laboratorio per i nostri imprenditori, proprio per sopperire alle necessità delle aziende ed evitare, quindi, che queste favoriscano l’assunzione di non residenti o vadano a sviluppare brevetti altrove. Un polo di ricerca e sviluppo, quindi, in favore di aziende profondamente legate al territorio e a start-up ad alto valore aggiunto.

Anche perché nel Locarnese i posti di lavoro stanno diminuendo e se vogliamo invertire la tendenza è giusto e fondamentale che Città e Regione si attivino per trovare nuovi assi di sviluppo, proprio per garantire un futuro a noi giovani. Proprio per questo si è deciso di verificare, con uno studio, se sul territorio vi sono presupposti ed esigenze di procedere in tal senso: saranno gli esperti del settore e le aziende presenti sul territorio a dircelo.

Vale inoltre la pena ricordare che la meccatronica equivale a un terzo delle esportazioni e offre a livello cantonale 6’800 posti di lavoro, di cui un terzo nel Locarnese e 1'000 (!) a Locarno. Non proprio noccioline, quindi, che hanno un alto potenziale di crescita, come peraltro precisato dallo studio del BAKBASEL, secondo il quale la meccatronica è uno dei settori chiave per lo sviluppo economico del nostro Cantone e della nostra regione: il Canton Ticino si è altamente specializzato - nel settore della meccanica e dell’elettronica - nel «comparto delle attrezzature elettriche» dove vi è una «elevata attività a livello dei brevetti dell'economia ticinese su base comparativa».

L’obiettivo finale, quindi, è creare posti di lavoro di qualità per residenti e rafforzare la piazza economica locarnese. Sì quindi allo studio di un polo di ricerca e formazione della meccatronica, ma sì anche alla realizzazione di un polo formativo turistico e alberghiero nel Locarnese come proposto in un atto parlamentare di Nicola Pini: ci fa quindi piacere leggere che i giovani leghisti ci sosterranno in questo progetto.

La creatività è positiva: sarebbe però meglio metterla nei progetti, non nella manipolazione della realtà.

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