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L'OSPITEOBV noi lavoriamo!

15.11.15 - 14:50
Robbiani Massimiliano e Lurati Ivano, Membri della Commissione Pianificazione Ospedaliera
OBV noi lavoriamo!
Robbiani Massimiliano e Lurati Ivano, Membri della Commissione Pianificazione Ospedaliera

Fanno molto discutere in questo periodo le rivendicazioni della Direzione OBV e del Circolo medico del Mendrisiotto sul futuro dell’ospedale del distretto.

Stessa cosa si può dire dei vari politici di turno che hanno pensato bene di salire sul carro dell’ospedale magari in ottica elettorale. Se avessero dedicato invece anche solo qualche minuto a leggere il messaggio ed il relativo rapporto della commissione, si sarebbero subito resi conto come la situazione per un maggior fabbisogno di letti per il Mendrisiotto sia ampiamente riconosciuta. Infatti sia la commissione che il dipartimento riconoscono un fabbisogno di letti nell’ambito subacuto per il Mendrisiotto più proporzionato alla popolazione residente. Quale soluzione praticabile ora ? Nessuna. Infatti chi oggi grida allo scandalo, si dimentica che se tutto va bene, i nuovi letti dei reparti acuti media intensità (RAMI) sarebbero collocati nella nuova ala, la quale, se tutto va per il meglio, sarebbe realizzata tra 5 anni... Fino a quel momento, OBV non inserisce nessun letto RAMI e mantiene invariato il numero di letti acuti. Ma davvero stanno smantellando OBV ? La critica ci sembra davvero poco onesta. È forse utile ricorda che poche settimane orsono, lo stesso EOC, ha concluso un concorso d’architettura per la costruzione della nuova ala per l’ospedale di Mendrisio da oltre 30 Milioni di Chf. Segnale questo di smantellamento ? Non ci sembra proprio, ma invece la chiara volontarietà di dare un futuro sicuro ed al passo con i tempi. È giusto ricordare come nella nuova ala verranno inserite le attività ambulatoriali (Oncologia IOSI, dialisi, altro), ciò che permetterà di ricavare nuovi spazi per nuove attività stazionarie e, in particolare, per nuove attività ambulatoriali (in particolare chirurgia ambulatoriale). Per le attività stazionarie acute e, tanto meno, per quelle ambulatoriali non fa molto senso continuare a parlare di “letti”. Questo concetto lo abbiamo ribadito più volte ma ancora si ragione con metodi ormai “vecchi”. Peccato allora che si perda tempo ad attaccare i membri della CPO del Mendrisiotto, che ci appare visibilmente sproporzionato al potenziale reale beneficio di vedersi attribuire sulla carta 30 letti Rami da inserire in una nuova ala OBV che non esiste ancora e se esisterà, entrerà in servizio non prima del 2020. Senza poi considerare che, nel 2020, la pianificazione ospedaliera cantonale che approverà il Gran Consiglio, sarà con molta probabilità sorpassata dagli eventi. Forse qualcuno voleva “portare acqua” al mulino dei referendisti e affossare cosi la pianificazione ospedaliera ? A pensar male si fa’ peccato...

Dobbiamo essere consapevoli che la sanità ticinese si trova in un momento di riorganizzazione che dovrebbe permettergli di partire, diciamo, ad armi pari con il resto della Svizzera. Un ruolo importante lo gioca anche la nascitura facoltà di medicina e la nuova pianificazione. Se saremo bravi e sapremo offrire ai medici le strutture adatte e le migliori tecnologie, potremo essere un punto di partenza per nuove sfide e un opportunità per  i futuri medici. In altre parole, potremo essere sullo stesso piano che i centri più blasonati della Svizzera. Questo dovrebbe essere uno stimolo anche per i medici in formazione, che potrebbero optare per il Ticino, approfittando di strutture a misura d'uomo ma ugualmente qualificate e all'avanguardia. Un valore aggiunto di sicuro interesse. Infine questo ci permetterebbe di poter approfittare maggiormente anche dei finanziamenti d'oltralpe.  Purtoppo però temo che sarà difficile raggiungere tutti questi obiettivi, il Ticino è troppo litigioso e ignorante per affrontare con coraggio queste importanti riforme che sarebbero nel interesse di tutti e del Cantone. Ma qui apriremmo un altro capitolo! Ci aspettiamo però maggiore responsabilità dagli attori della sanità e speriamo che in futuro, invece di gridare dalle pagine dei media, lancino messaggi positivi e propositivi. Il Ticino e i ticinesi hanno bisogno di medici lungimiranti e coraggiosi, non polemici come quelli che strillano dai giornali.

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