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Elia Frapolli Direttore Ticino Turismo
È di ieri la proposta del Presidente del Partito Liberale Radicale Rocco Cattaneo di congelare per almeno un anno il prelievo dell'IVA per gli operatori del turismo. Questa posizione permetterebbe di dare una boccata di ossigeno al turismo ticinese che vive un periodo di difficoltà. Un primo passo per invertire la tendenza e ridare slancio al settore.
I dati recentemente pubblicati dall'Ufficio federale di statistica mostrano un Ticino turistico in difficoltà con una contrazione dei pernottamenti del 4,9% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso
e che a giugno ha segnato un calo pari a - 6,5%. Rispetto al 2014, caratterizzato da una meteo sfavorevole, il 2015 sembra tingersi di tinte più grigie a causa del persistere di una situazione congiunturale sfavorevole e all'abbandono della soglia minima del cambio franco euro che ha ridotto l'attrattività dell'offerta turistica ticinese.
Una situazione penalizzante per le nostre regioni e per gli operatori di settore che si vedono confrontati con ulteriori difficoltà che compromettono la concorrenzialità con i mercati limitrofi caratterizzati da un'offerta più attrattiva in termini di prezzi.
Il turismo ticinese deve oggi evolvere per continuare a essere competitivo a livello internazionale e incontrare i bisogni di una domanda sempre più esigente che ha accesso a un'offerta più ampia. Per andare in questa direzione è necessario un cambio di tendenza che si realizza solo unendo le forze verso l'obiettivo condiviso di far crescere il settore. In questo senso, e considerate le difficoltà che vive oggi questo comparto economico, la proposta del Presidente del PLR di congelare per almeno un anno il prelievo dell'IVA a tutti gli operatori turistici restituirebbe al turismo quella necessaria boccata d'ossigeno utile a stimolare gli investimenti e ad invertire la tendenza.
