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L'OSPITELa spirale del debito pubblico tra (ir)responsabilità e (in)saziabilità

27.11.14 - 16:04
Sinue Bernasconi, Candidato GLRT e ALRA al Gran Consiglio
La spirale del debito pubblico tra (ir)responsabilità e (in)saziabilità
Sinue Bernasconi, Candidato GLRT e ALRA al Gran Consiglio

LETTERA APERTA RIVOLTA A TUTTI I CITTADINI E LE CITTADINE DEL CANTON TICINO, ED IN PARTICOLARE AGLI/ALLE ONOREVOLI CONSIGLIERI/E DI STATO E GRAN CONSIGLIERI/E, DOTATI/E DI UN SENSO DI RESPONSABILITÀ COLLETTIVA E VERSO LE GENERAZIONI FUTURE.

Quando leggo il disdegno esternato da alcuni (il vicino di tavolo al bar, alcuni esponenti del SISA o dei Giovani Leghisti, etc.) riguardo l’esito negativo di una votazione volta all’aumento della spesa pubblica, involontariamente un sorriso ironico, seppur inquieto, si stampa sul mio viso.

D’accordo, arrecherà sicuramente meno sofferenza fingere di non vedere la realtà vivendo nel Paese dei balocchi pinocchiesco o nel Paese delle meraviglie di Alice, dove ogni desiderio si avvera e dove la fantasia, l’assurdo e l’impossibile la fanno da padroni. E sarà sicuramente anche una mossa politicamente vincente - ve lo concedo - onde ottenere consensi facili. Ma è davvero questo il ruolo che devono assumere i movimenti politici ed i sindacati? Ottenere voti facili propinando Ai cittadini una visione distorta della società in cui viviamo (e della sua situazione socio-economica)? Sì, perché purtroppo la realtà oggettiva è tutt'altra. A livello cantonale, NEL 2014, ABBIAMO SPESO, SPENDIAMO E SPENDEREMO BEN 120 MILIONI DI FRANCHETTI IN PIÙ RISPETTO ALLE NOSTRE POSSIBILITÀ ECONOMICHE. Mi chiedo dunque come sia possibile cotanta indignazione di fronte al rifiuto di proposte che appesantirebbero ulteriormente la spesa pubblica. Una reazione paragonabile al bambino che frigna perché i genitori, già indebitati per diversi biglietti da mille, non gli comprano l'ultimo modello di iPhone. La differenza - indubbiamente un’aggravante per coloro che ora miseramente piagnucolano e battono i pugni sul tavolo - è che il bambino viziato e bizzoso citato nella similitudine non sia probabilmente a conoscenza della difficile situazione economica in cui versa la propria famiglia.

Parliamoci chiaro, vorrei anch'io i trasporti pubblici gratuiti per i minorenni ed i giovani in formazione (e perché non anche per gli AVS, i disoccupati e le persone in assistenza… ma anche per i dipendenti statali, i diversamente abili o ai nuclei familiari che hanno un reddito inferiore ai 140'000 franchi annui. Ma sì dai, trasporti pubblici gratuiti per tutti già che ci siamo…). Vorrei anch'io auto ecosostenibili alla portata di tutti e finanziate dall'ente pubblico. Vorrei anch'io poter accogliere tutte le persone perseguitate del mondo, che soffrono la fame e non hanno lavoro. Ma vivo in una realtà oggettiva e tangibile, non fantasiosa e utopista. E la realtà parla un linguaggio aspro e crudo, che alcuni, vuoi per convenienza politica o per una dissociazione (più o meno conscia) dalla realtà, sembrano non udire. Si comportano come se vivessero in un mondo surreale, fatto di ideali (più o meno) utopici e proposte pretenziose. La realtà ci dice che ci stiamo insabbiando in un pericoloso circolo vizioso d'indebitamento. Si è concesso troppo in passato, in tempi di grassa. Ed ora, tutto pare così arrogantemente dovuto e, dato che l’accontentarsi non rientra nella natura umana, si chiede egoisticamente ancor più allo Stato agonizzante e rachitico.

Se le casse statali piangono tutti noi dovremmo fare uno sforzo per stringere la cinghia. Ed i politici (oltre a perseguire questo scopo nella vita privata), al posto che creare ulteriori costi attraverso mozioni ed iniziative provocanti un aumento delle uscite, dovrebbero CHINARSI SERIAMENTE ED IN MODO COESO SULLA QUESTIONE DELL'OTTIMIZZAZIONE DELLA SPESA PUBBLICA. Il margine di risparmio è ampio. La macchina statale è, in alcuni sui aspetti e modalità, vetusta e poco efficace (oltre che poco efficiente). Urge (ma stavolta davvero!) razionalizzare la spesa e valutare le possibilità di risparmio in OGNI DIPARTIMENTO, DIVISIONE, SEZIONE ED UFFICIO di questo benedetto Cantone, prima che sia troppo tardi (fino a quando terrà il gettito non è dato sapere: e lì sì che saranno dolori…).

I Partiti che indicano il taglio della spesa come unica via percorribile per tentare di riequilibrare le finanze cantonali (prima di eventualmente entrare in materia su un eventuale aumento della pressione fiscale) sono additati come “cattivi, dispettosi e guastafeste”. Eppure, a volte, l'olio di ricino non solo è necessario, è vitale! È l’unico rimedio possibile per tentare di restare in carreggiata.

Sta a voi, ora, cari-e cittadini-e decidere se essere il bambino viziato che vuole l'ultimo modello d'iPhone o se, per una volta, decidere di accontentarsi ed essere sì critico/a, ma anche grato/a allo Stato ad a tutti i suoi dipendenti per l’immenso lavoro svolto, in passato, ora ed in futuro, a favore del buon funzionamento della società ticinese. È giunto il momento che ognuno faccia ciò che è necessario che sia fatto. Accontentarsi da una parte, rivedere seriamente la spesa pubblica dall’altra (senza capricci bambineschi a protezione del “proprio” Dipartimento).

Ognuno, con la propria responsabilità individuale e partendo dalle piccolezze quotidiane, può fornire il proprio contributo per un Cantone Ticino al passo coi tempi e dalle finanze solide!

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