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L'OSPITEIniziativa ECOPOP: fintamente ecologista e veramente razzista!

12.11.14 - 06:34
Partito Comunista della Svizzera Italiana
Iniziativa ECOPOP: fintamente ecologista e veramente razzista!
Partito Comunista della Svizzera Italiana

L'iniziativa popolare "Stop alla sovrappopolazione - sì alla conservazione delle basi naturali della vita" lanciata dal movimento ECOPOP propone una drastica limitazione dell'immigrazione in Svizzera, ponendo un limite dello 0,2% di crescita annua della popolazione residente in seguito all'immigrazione nel nostro Paese. Se non di controllo delle nascite si tratta, poco ci manca. Farneticazioni di questo genere, riguardanti solo i cittadini stranieri, sono xenofobe e a dir poco indegne di un paese civile, così come peraltro sono pericolose pure dal punto di vista delle assicurazioni sociali, in quanto favoriscono l'invecchiamento della popolazione. Dopo il disastroso voto "contro l'immigrazione di massa" il 9 febbraio 2014 con ECOPOP si metterebbe ulteriormente a repentaglio i posti di lavoro e l'economia del Paese, favorendo il lavoro nero.

A questo aggiungiamo la seconda proposta di ECOPOP che mira a investire nella promozione della pianificazione familiare il 10% dei fondi che la Confederazione versa oggi a favore della cooperazione allo sviluppo. Certamente i Comunisti non sono contrari all'educazione e alla prevenzione in ambito di pianificazione familiare, tuttavia qui si percepisce tutto l'intento "colonialista" oltre che moralista dei proponenti. Riallocare le risorse destinate oggi alla cooperazione allo sviluppo peraltro è da ritenersi semplicemente controproducente: non scordiamoci che le migrazioni esistono a causa delle differenze di sviluppo del capitalismo sul piano globale. Se noi investiamo nello sviluppo economico e sociale dei paesi poveri attraverso progetti di cooperazione seri, e non imponendo una pianificazione familiare dettata dai nostri parametri culturali, diminuiranno di conseguenza anche i flussi migratori.

Il problema non sta peraltro tanto nella crescita smisurata degli abitanti, quanto piuttosto nel consumo delle risorse disponibili, e qui l'Occidente è purtroppo maestro in fatto di cultura consumista con un livello di spreco e di inquinamento oggettivamente problematico e che non aiuta affatto uno sviluppo equo e sostenibile dei paesi poveri. Peraltro va detto che la popolazione mondiale crescerà molto probabilmente fino al 2040 raggiungendo i 9 miliardi di persone, per poi scemare regolarmente. Dato che il processo è molto difficilmente influenzabile a livello globale e che, comunque, sembra prospettarsi in futuro un trend positivo, la migliore soluzione resta quella di convertire rapidamente l'impatto delle attività umane sull'ambiente.

Infine va considerato l’inevitabile risvolto a livello economico, ossia che a causa della penuria di manodopera che andrebbe a crearsi, le imprese svizzere ripiegheranno forzatamente su un utilizzo maggiore di manodopera di tipo frontaliera. Situazione che evidentemente comporterebbe un aumento massiccio del traffico e dell’inquinamento ad esso associato. Si rischierebbe pertanto, attraverso tale fenomeno causato dall’iniziativa ecopop, di avere nel complesso un impatto ambientale identico se non addirittura più importante rispetto alla situazione precedente a quanto voluto dall’iniziativa.

Il Partito Comunista esprime molta preoccupazione di fronte a queste iniziative dal vago sentore ecologista e apparentemente sociale e sanitario: i nuovi fenomeni dell'estrema destra, soprattutto in Europa, si stanno proprio formando su queste basi. Interpretazioni di idee ambientaliste estreme quasi luddiste, veganesimo ed animalismo radicale, a tratti anche con forme violente contro le persone, sono alcuni dei nuovi strumenti con cui alcuni gruppi nazifascisti si stanno riorganizzando sotto mentite spoglie, mascherandosi in gruppi dall'apparenza scientifica ed equilibrata, ricercando così una nuova legittimazione democratica nella società. Le correnti verdi della cosiddette "ecologia profonda" fomentata da personaggi come Arne Næss si pronunciano in effetti per una riduzione della umanità in quanto "parassiti" del pianeta, ad un “minimo ragionevole” arrivando a dichiarare che ogni immigrato proveniente da un paese povero che si reca in un paese ricco crea un presunto «stress ecologico». Si tratta di farneticazioni che bisogna saper subito individuare e contrastare, impedendo che si diffondano come opinioni pseudo-scientifiche. Siamo certi che l'associazione ECOPOP non c'entri nulla con queste tendenze politiche e filosofiche, benché fra i suoi fondatori all'inizio degli anni '70 risultino anche persone legate all'ultra-nazionalismo elvetico, tuttavia la loro iniziativa rischia di aprire pericolose brecce in queste direzione.

Partito Comunista della Svizzera Italiana

Massimiliano Ay, segretario politico

 

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