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STATI UNITIDead & Company: quei “morti” che dal vivo spaccano

11.07.16 - 14:00
Possibile che la band live dell'estate sia composta da un gruppo di vecchi hippie e una pop-star convertita al lato “stono” del rock?
Dead & Company: quei “morti” che dal vivo spaccano
Possibile che la band live dell'estate sia composta da un gruppo di vecchi hippie e una pop-star convertita al lato “stono” del rock?

SAN FRANCISCO - In tournée quasi costante per gli States dall'autunno scorso, date gremite di appassionati, concerti zeppi di improvvisazioni da tre ore e rotte e quell'imbattibile primato (quasi da Guinness) di aver acceso un “cannone” di quasi dieci metri la notte di capodanno sopra al Madison Square Garden di New York. Eppure su di un progetto come i Dead & Company, quasi nessuno ci avrebbe scommesso poi molto, nemmeno i fan sfegatati dei Grateful Dead (dai quali la “compagnia” ha attinto 3 musicisti) ma è stato un felice errore.

Tutto, come spesso capita nel mondo della musica, è nato grazie ad “amici di amici” che hanno permesso l'incontro fra Bob Weir, uno dei due vati dei Grateful Dead, e un John Mayer un po' in ammanco di ossigeno artistico. «Sono convinto che la musica giusta ti trovi nei momenti della vita in cui ne hai più bisogno, a me è capitato così con i Grateful Dead», ha raccontato Mayer in un'intervista sul canale YouTube della band.

Dopo una jam informale fra i due (andata molto bene), ecco partire il progetto Dead & Company: a batterie e percussioni vengono richiamati i cuori pulsanti della leggendaria band rock hippy (Bill Kreutzmann e Mickey Hart) ai quali si aggiungono Oteil Burbridge (basso, già con la Allmann brothers band) e Jeff Chimenti (tastiere). In scaletta, ovviamente, brani dei “Dead” rivisti e riarrangiati con alla voce pure Mayer. «Non è facile cimentarsi con un catalogo del genere, soprattutto quando metà della band sta suonando quei pezzi da una vita», aveva confidato in un altro video web il chitarrista 38enne.

Malgrado l'impianto dei “Company” sia assai vecchio stile (forse meglio dire vintage) sono una delle band con la migliore presenza web e social in assoluto: spesso e volentieri in diretta Facebook gratuita, con ogni data scaricabile (audio e pure video) da un sito dedicato. In futuro, magari un album? Mai dire mai, intanto andateveli a vedere su YouTube.

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