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PRIME IMPRESSIONIToyota Avensis - Ricomincia la salita

24.07.15 - 17:23
Dopo un lungo periodo di crisi questo aggiornamento applica dei correttivi finalizzati ad aumentarne l’attrattività. Non è ancora perfetta, ma per questo c’è ancora tempo.
Toyota Avensis - Ricomincia la salita
Dopo un lungo periodo di crisi questo aggiornamento applica dei correttivi finalizzati ad aumentarne l’attrattività. Non è ancora perfetta, ma per questo c’è ancora tempo.

Il pensiero costante è che sia una perdita di tempo. Dato che lo scorso anno sono state appena 187 le persone che hanno deciso di acquistare una Toyota Avensis (anzi: molte di queste saranno poi state destinate a flotte aziendali) mi chiedo quanti potrebbero essere i lettori. Sei, forse? No dai, magari a sette ci arriviamo! Dacché l’interesse per questa vettura è piuttosto basso dovermene occupare diventa un mero dovere d’informazione. Anche perché, tirate le somme, non si può dire che sia cambiata poi così poco.

Premessa: non si tratta di un modello completamente nuovo bensì di un aggiornamento molto profondo (sottolineo: molto) della terza generazione introdotta sui nostri mercati nel 2008. Posso certamente capire che alcuni modelli del più grande costruttore del mondo, commercializzandole in tutto il mondo, possano non centrare i gusti o le necessità di tutti gli acquirenti europei. Ma la Avensis è disegnata in Francia, progettata e sviluppata in Belgio e costruita nel Regno Unito. Quindi perché non riesce a prendere piede sul nostro mercato?

Toyota in un certo senso l’ha capito e ha quindi cercato di mettere delle pezze. Punto primo: il design. Adesso è decisamente più estroverso senza per questo non conservare un minimo della discreta eleganza, quella necessaria per il rappresentate medio. Anche la plancia è stata completamente ridisegnata e, con tanta astuzia, sono proposti due colori per la finitura: uno argentato per il cliente fedele di sempre e uno color terracotta che con la sua vivacità forse convince qualcuno più giovane o meno conformista. Semplice ed efficace. Punto secondo: i materiali, e infatti sono stati cambiati qua e la. Negli allestimenti più ricchi le finiture sono in effetti di un certo livello, senza preziosismi. L’abitabilità invece non è mai stata un grande problema, o meglio: il bagagliaio della familiare è ampio e sfruttabile, i passeggeri posteriori stanno seduti comodi (un po’ imperdonabile, però, la mancanza delle bocchette d’aerazione posteriori) mentre la posizione di guida è perfettibile per le persone di alta statura. Qua è restato tutto più o meno come prima.

Punto terzo: il piacere di guida. Qui bisogna dire che si sono applicati parecchio, e che ci crediate o no sono riusciti a migliorarlo. Telaio più rigido, sospensioni più morbide, barre stabilizzatrici più grosse e altri interventi al reparto soepsnioni unito ad una ricalibrazione dello sterzo lo hanno reso possibile. L’assetto è come detto piuttosto morbido, votato alla comodità. Lo sterzo però è rapido, le reazioni affidabili, i freni modulabili e l’intervento al limite dell’elettronica impercettibile. È piacevole pur non essendo una di quelle automobili che ti vien spontaneamente voglia di guidare, ma è pur sempre un progresso rispetto al passato.

Punto quarto: i motori. Che continuano ad essere ricchi di luci e di ombre. Nella fattispecie le ombre sono i motori a benzina dai quali si dovrebbe stare alla larga in quanto privi di coppia, tant’è che anche il più semplice dei sorpassi può trasformarsi in un’impresa epica, di lunga durata e ricca di suspense - in senso negativo. I motori Diesel, che per inciso sono di provenienze BMW, diventano di riflesso una scelta decisamente più azzeccata. C’è un 1,6 litri da 112 cavalli e un 2 litri da 143 cavalli. Hanno forse qualche vibrazione di troppo ai bassi regimi ma vanno benissimo e consumano la metà del benzina.

Un quinto punto in realtà non c’è, perché la dotazione è sempre stata commisurata al prezzo. Di nuovo c’è un sistema multimediale con schermo da 8 pollici e il Toyota Safety Sense, una combinazione di telecamera e laser a grazie alla quale vi sono le funzioni di pre-collisione (riduzione delle velocità automatica in caso di pericolo), di avviso in caso di abbandono della corsia, di commutazione degli abbaglianti automatizzato e di riconoscimento dei segnali stradali. Ed il prezzo di partenza non smette di essere concorrenziale essendo fissando a 29’900 franchi. A conti fatti si è ancora molto lontani dal vertice, ma il cambiamento c’è stato ed è positivo. Che è, come sempre, meglio di niente.

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