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PROVA SU STRADAFisker Karma: Politicamente corretta, ad un livello più alto.

07.01.13 - 07:00
Un’altra automobile elettrica con range extender, un’altra promozione a pieni voti. Lusso, tecnologia, guidabilità e immagine, però, si pagano (molto) cari.
Ticinonline/b.a.
Fisker Karma: Politicamente corretta, ad un livello più alto.
Un’altra automobile elettrica con range extender, un’altra promozione a pieni voti. Lusso, tecnologia, guidabilità e immagine, però, si pagano (molto) cari.

DÉJÀ VU - Le somiglianze in campo automobilistico raramente sono un bene, tuttavia vi sono differenze e differenze, soprattutto se l’automobile che ricorda vagamente un’altra è di per se unica. È questo il caso della Fisker Karma, lussuosa ammiraglia sportiva ma soprattutto ecologica (e, aggiungiamo noi, rivoluzionaria) voluta da Henrik Fisker, designer danese già noto anni addietro per averci regalato capolavori stilistici su quattro ruote quali la BMW Z8 e le recenti Aston Martin DB9 e V8 Vantage. Messa la pulce nell’orecchio sarà difficile non riconoscere la firma del disegnatore che accomuna queste tre auto anche dal punto di vista estetico. Bassa, larga e lunga quasi cinque metri, nonostante sembri quasi un prototipo adibito alla circolazione su strada – e i numerosi sguardi raccolti lo confermano – è innegabile che tra le particolari proporzioni e le forme fluenti vi sia qualche richiamo alle ammiraglie dei casati più sportivi, con l’Aston Martin Rapide e Maserati Quattroporte in cima ai pensieri del Déjà vu.

BATTERIE CHE NON SI SCARICANO - L’ammiraglia del designer danese prende però parecchie distanze da tutte le sue possibili concorrenti per il semplice fatto che a spingerla non vi sono dei grossi, potenti e ruggenti plurifrazionati a benzina bensì lo stesso concetto rivoluzionario già visto e approvato sull’Opel Ampera: trattasi di un motore elettrico (due, in questo caso) i quali verranno poi alimentati da un relativamente piccolo motore a benzina a partire dal momento in cui le batterie si saranno scaricate, abbinando così temporaneamente la guida senza utilizzare un goccia di benzina dell’auto elettrica alla libertà di mobilità garantita da un’automobile tradizionale. Al momento della prova le condizioni sfavorevoli (in primis la temperatura praticamente mai sopra gli zero gradi centigradi) hanno un po’ compromesso l’autonomia della batteria assestandosi attorno ai 50 chilometri guidando senza troppe attenzioni, il che dovrebbe portarla in condizioni normali molto vicino agli 80 dichiarati. Quando poi le batterie sono ormai scariche si accende un 4 cilindri turbo da 2 litri che, fungendo da generatore, fornisce ai motori elettrici l’energia necessaria per proseguire il viaggio. Utilizzando solo il motore a benzina, come potrebbe per esempio capitare nei lunghi viaggi autostradali, il consumo medio si assesta attorno ai 10 litri ogni 100 chilometri. Assolutamente accettabile se paragonato alla concorrenza più esclusiva, migliorabile se prese in esame determinate altre ammiraglie spinte da propulsori a gasolio. Chi però ha la possibilità di ricaricarla frequentemente e non deve sciropparsi ogni giorno diverse centinaia di chilometri si accorgerà immediatamente la scarsa frequenza con la quale ci si dovrà recare dal benzinaio nonostante i soli 37 litri di capienza del serbatoio.

SOSTENIBILITÀ A TUTTO TONDO - Fisker però non si ferma solo ad un propulsore ecologico, poiché nella sua “missione” per salvaguardare il pianeta è andata oltre impiegando per le rifiniture solo legno di alberi già deceduti (sradicati a causa di tempeste, recuperati dai fondali dei laghi o da vasti incendi), rivestimenti in pelle maggiormente ecosostenibili o addirittura sistemando un gigantesco pannello solare su tutta la superficie del tetto della vettura per il rifornimento dell’energia necessaria ad operare i sistemi di bordo, aumentando così l’autonomia del propulsore elettrico. Quanto descritto sopra è solo uno degli aspetti che rendono interessante e affascinante l’abitacolo della Karma, a metà strada tra il tradizionale e il futuristico. Si respira un fascino quasi artigianale come sulla già citata Quattroporte, dove materiali di gran pregio mostrano qualche sbavatura nell’assemblaggio, e al contempo si è proiettati nel futuro quando si aprono le portiere con un pulsante o mentre si utilizza il sistema multimediale, un touch-screen un po’ lento nell’esecuzione degli ordini ma dalla grafica assai accattivante.

PANAMERA, QUO VADIS? - Svolgere il ruolo di ammiraglia quando si è spinti da un motore elettrico non è per niente facile, ma in modo misterioso la Karma riesce a mettere d’accordo un po’ chiunque abbia l’occasione di mettersi al volante. Solitamente capita che le persone siano impressionate dall’immediata spinta fornita dai propulsori elettrici, ma non è questo il suo caso. Pur essendo assolutamente incontestabili, le buone prestazioni non sono il fulcro dell’esperienza di guida, concentrata per l’appunto sul ruolo della grande viaggiatrice, comoda e silenziosa, con la quale bisogna però rinunciare a passeggeri di statura elevata e a grandi bagagli. Oppure sulla dinamica di guida equilibrata, caratterizzata dalla tangibile sensazione dell’avere un baricentro molto basso, nonché da una progettazione ed un set-up molto attento che ne fanno una buona passista tra le curve, dove oltre a dimostrarsi neutra e ben bilanciata non nasconde l’altra sua indole, quella sportiva, ricambiata da belle sensazioni fisiche al pilota anche tramite uno sterzo direttissimo e molto corposo. La sensazione è che possa reggere una potenza ben maggiore dei suoi 403 cavalli, ma soprattutto (un po’ anche a causa della sua massa, 2'200 kg) tra le curve ricorda le Porsche Panamera con le motorizzazioni più paciose: sempre comode ma ben studiate dal punto di vista dinamico.

UN CARATTERE UNICO - Sono per l’appunto queste forme sinuose, questo abitacolo di gran classe, la tangibile sensazione di un lusso esclusivo dato anche dal prezzo davvero elevato (quasi 150'000 franchi l’esemplare provato) a rendere un po’ un paradosso il modo in cui questa Karma sguazza tra le strade: senza benzina, nel silenzio, priva del rumore di, chessò, un 8 cilindri. Un aspetto che per molte automobili marcherebbe un’assoluta mancanza di carattere, pur essendo altrettanto vero che è facile avere carattere anche solo grazie ad un propulsore pirotecnico e poco altro. La Karma questo non lo vuole e nemmeno ce l’ha bisogno, perché pur navigando nelle acque delle ammiraglie sportive si affaccia su tutt’altro mondo portando con se due grandi valori che le restituiscono altrettanta personalità : quella di un’automobile rivoluzionaria, e assolutamente unica.

 

 

ModelloFisker Karma
VersioneEco Sport
MotoreDue motori elettrici sincroni a magnete permanente
Cilindrata-
Potenza408 cv
Coppia1'300 Nm
TrasmissioneRapporto singolo con differenziale autobloccante
Massa a vuoto2'200 kg
Accelerazione 0-100 km/h5,9 secondi (dichiarato in modalità Sport)
Velocità massima200 km/h (dichiarato in modalità Sport)
Consumo medio2,2 L/100 km (dichiarato)
Prezzo141'900 CHF
Prezzo esemplare provato144'854 CHF

 

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