Il noto giochino per smartphone confonde Castel Grande. L'errore è comico
BELLINZONA - È Pokemon Go mania, anche in Ticino. Molti i giovani (e non) che, smartphone alla mano, gironzolano per le vie cittadine alla ricerca degli strambi animaletti da aggiungere alla propria collezione. Ma il gioco offre anche degli spunti culturali: per rifornirsi delle "armi" necessarie alla caccia di Pokemon, occorre raggiungere specifici punti d'interesse, in genere piazze o monumenti storici. Insomma, giocare diventa anche un modo per conoscere meglio la storia del luogo in cui ci si ritrova. Con tutti i limiti del caso, e anche qualche "falla".
È il caso del Castel Grande di Bellinzona che, forse per una lontana somiglianza nelle sue mura, sul gioco viene riconosciuto come Muraglia Cinese di Bellinzona. Appare evidente, insomma, che per apprendere la storia e conoscere i monumenti, i libri di scuola restano ancora gli strumenti migliori.