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ITALIA / TICINOTerremoto in Emilia avvertito anche in Ticino: "Mi sono svegliato con il cuore in gola"

20.05.12 - 09:22
La forte scossa si è verificata nella notte alle 4:05. 6 i morti
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Terremoto in Emilia avvertito anche in Ticino: "Mi sono svegliato con il cuore in gola"
La forte scossa si è verificata nella notte alle 4:05. 6 i morti

LUGANO - Una forte scossa di terremoto si è verificata nella notte, alle 4:05, con epicentro in Emilia Romagna. Repliche del sisma sono state avvertite in tutto il Nordest, provocando danni anche nel Veneto.

La scossa è stata avvertita anche in Ticino, come racconta una lettrice che da Locarno afferma di aver percepito il sisma alle 04:06: "Mi trovavo al 5º piano di un palazzo quando ho sentito il letto tremare in modo marcato, poi ho sentito muoversi il contenuto di un armadio - spiega -. La scossa è durata parecchio, forse 10 secondi. Ho guardato fuori dalla finestra ma ho visto poche luci, probabilmente non sono in molti ad avere il sonno leggero come me".

Il terremoto è stato avvertito pure nel Luganese: "Ho sentito la scossa questa notte a Lugano, zona università. Il letto tremava sembrava di essere in un film horror". Il sisma, insomma, ha spaventato in molti, come descrive un altro lettore: "Mi sono svegliato con il cuore in gola. Il letto tremava come anche le porte".

Il sisma - La scossa è stata registrata dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia alle 4.04, seguita da due repliche di intensità minore: una di 3.3 alle 5.35 e un'altra di 2.9 alle 5.44. L'epicentro nella pianura padana emiliana, una decina di chilometri di profondità dal suolo, 36 chilometri a nord da Bologna - dove la gente è scesa in strada per la paura ma non si registrano particolari problemi.

In Italia (aggiornamento alle 12.12) -  Nessuna speranza di ritrovare in vita un operaio disperso nel crollo del tetto di una fonderia a Sant'Agostino (Ferrara): sale così a sei il numero delle vittime provocate dal terremoto che ha investito stamane l'Emilia-Romagna.

Si è trattato di una scossa di magnitudo 6, forte quasi quanto quella che il 6 aprile 2009 ha distrutto l'Aquila, con epicentro 36 chilometri a nord di Bologna, tra le province di Modena e Ferrara, dove si registrano anche una cinquantina di feriti, nessuno dei quali in gravi condizioni, e ingenti danni a chiese ed edifici storici.

Quattro vittime sono operai, uccisi dal crollo dei capannoni in cui stavano lavorando in provincia di Ferrara: due alla Sant'Agostino Ceramiche, un'altro alla fonderia Tecopress di Dosso e un'altro ancora in una azienda di polistirolo a Ponte Rodoni di Bondeno. Le altre due vittime sono una ultracentenaria di Sant'Agostino e una tedesca di 37 anni che si trovava a Bologna per lavoro. Ad uccidere entrambe lo spavento per il forte terremoto, che è stato avvertito in tutto il nord Italia.

Circa duecento, fino ad ora, gli interventi richiesti ai centralini del 118 tra Modena e Ferrara. Evacuati i 35 pazienti dell'ospedale di Finale Emilia, tra cui una donna incinta, che è stata trasportata al policlinico modenese, mentre all'ospedale di Mirandola i pazienti sono stati fatti uscire dalle camere e sistemati in apposite strutture fuori dall'ospedale.

A Ferrara, intanto, è arrivato il capo della Protezione civile, prefetto Franco Gabrielli, che partecipa ad un vertice in prefettura con le autorità locali per fare il punto sull'emergenza. Subito dopo si recherà anche nel Modenese.


 

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