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Il corso dell'azione alla borsa di Zurigo ha raggiunto ieri i 3'200 franchi senza spiegazioni apparenti, poi ha perso nettamente terreno
ZURIGO - Il corso dell'azione della Banca nazionale svizzera alla borsa di Zurigo ha raggiunto ieri valori massimi di 3'200 franchi senza spiegazioni apparenti.
Dall'inizio dell'anno il valore del titolo è quasi raddoppiato, commenta oggi il quotidiano romando "Le Temps", che definisce l'evoluzione "misteriosa". Il corso dell'istituto di emissione aveva già registrato una progressione spettacolare nello scorso autunno.
Nel frattempo l'azione ha perso nettamente terreno e viene negoziata attualmente a 2'705.00 franchi, in flessione rispetto a ieri del 4,38%.
Azionisti della BNS sono essenzialmente i cantoni e le banche cantonali e solo un quarto del capitale è nelle mani di investitori privati, il maggiore dei quali è il tedesco Theo Siegert, professore onorario di economia presso l'Università di Monaco, che detiene una quota del 6,7%.
Secondo il sito di informazioni finanziarie cash.ch il balzo dell'azione BNS si deve a una raccomandazione favorevole dell'investitore tedesco Hans Bernecker.
Visto che assume mandati pubblici e che è posta sotto la sorveglianza della Confederazione, il margine di manovra degli azionisti non istituzionali della BNS sono limitati, soprattutto sul piano dei diritti di voto. Il capitale della Banca Nazionale è pari a 25 milioni di franchi, suddiviso in 100 mila azioni nominative di 250 franchi.
Il dividendo massimo previsto dalla legge è del 6% e l'evoluzione del corso della BNS è più vicina al corso delle obbligazioni a lungo termine esente da rischi che all'andamento delle altre azioni, scrive l'istituto centrale sul suo sito internet.
