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EUROPAMercati cauti dopo l'attacco a Barcellona

18.08.17 - 20:27
L'attacco terroristico non ha prodotto reazioni particolari, complici anche agli scambi ridotti di agosto
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Mercati cauti dopo l'attacco a Barcellona
L'attacco terroristico non ha prodotto reazioni particolari, complici anche agli scambi ridotti di agosto

MILANO - L'attacco terroristico che ha colpito ieri Barcellona non ha prodotto reazioni particolari nei mercati mondiali, grazie anche agli scambi ridotti, tipici del mese di agosto.

Il contraccolpo maggiore si è registrato in Asia (Tokyo -1,18% e Hong Kong -1,08%), mentre l'Europa è partita incerta ed ha chiuso non molto sotto la parità.

Milano, positiva nel finale (+0,12%) è stata ancora una volta la migliore del Vecchio Continente. La peggiore è stata Londra (-0,86%), mentre il governo britannico è alle prese con le trattative sulla Brexit, più caute Parigi (-0,64%) e Madrid (-0,56%), poco variata invece Francoforte (-0,31%).

In concomitanza con la chiusura dei listini del Vecchio Continente è girata in rialzo New York, partita in ribasso, dopo l'inatteso balzo dell'indice sulla fiducia dei consumatori diffuso dall'Università del Michigan, salito a quota 97,6 punti, contro i 94 previsti dagli analisti.

Un ottimismo che si è rafforzato poco più tardi con il licenziamento dello stratega della Casa Bianca Steve Bannon da parte del presidente Donald Trump, salvando così il consigliere economico Gary Cohn, dato in uscita da indiscrezioni di stampa dopo i dissidi con Trump sui commenti ai disordini di Charlottesville, che avevano invece entusiasmato Bannon. L'uscita di scena del responsabile del Nec aveva già spaventato Wall Street nella vigilia.

Un cambio di rotta determinante anche per le quotazioni dell'oro, classico bene rifugio, che di solito si muove in modo speculare rispetto alle borse. In giornata sono salite sopra quota 1.300 dollari l'oncia, per poi ridiscendere a 1.295 dollari.

Per il metallo prezioso, che ha toccato i massimi dallo scorso novembre, il rialzo è sempre di oltre il 12% da inizio anno. Pochi i movimenti sui titoli di stato, con il differenziale Bpt-Bund che si è riportato in chiusura sui valori dell'avvio delle contrattazioni, poco sopra i 161 punti.

Le Borse europee hanno visto risalire oggi i titoli bancari dopo lo scivolone di ieri, a seguito dei verbali Fed, da cui è emerso un messaggio di continuità sulla politica monetaria, per stimolare da un lato l'inflazione e scongiurare dall'altro un eccessivo rialzo dell'euro.

Deutsche Bank, ieri in calo di oltre il 3%, oggi ha chiuso piatta. E' andata meglio a SocGen, in recupero dello 0,4% dopo aver ceduto il 2%, mentre Santander, scesa ieri del 2%, oggi ha chiuso invariata. In Piazza Affari ha fatto meglio Banco Bpm, ieri in calo dell'1,5%, che ha guadagnato il 2,16%, in vista anche di nuovi partner per le attività di banca-assicurazione.

Bene anche Unicredit (+1,59%), ieri in calo di oltre il 2%. Il vero contraccolpo ha interessato le compagnie aeree, ma non tutte. Si è salvata Lufthansa (+0,39%), pronta ad annettersi Air Berlin per salvarla, mentre hanno perso il 2% Ryanair e Iag (British Airlines e Iberia). Seduta difficile anche per Air France (-1,59%), più cauta invece EasyJet (-0,85%).

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