Per il tribunale di Milano vanno versati non solo alla Siae, ma anche alla società cui l'artista ha deciso di affidarsi
MILANO - In un certo senso, ha ragione Fedez. A dargliela è il Tribunale di Milano, secondo cui non è giusto, anzi è sbagliato, che i suoi diritti d'autore vengano versati automaticamente alla Siae, considerato unico interlocutore in Italia per quanto riguarda concerti ed eventi.
Diversi gli artisti, fra cui nomi celebri come Fedez e Rovazzi, che hanno deciso di farsi rappresentare da altre società, però non parimenti riconosciute dagli organizzatori. Show Bees, per esempio, aveva deciso di versare i diritti di un concerto solo alla Siae e non a Soundreef, cui il rapper si era affidato; e, dinnanzi alle rimostranze, aveva presentato ricorso per dare legittimità alla scelta.
Ebbene, il tribunale ha deciso altrimenti. Si devono pagare entrambi: Show Bees avrà quaranta giorni di tempo per mettersi in regola. Per Soundreef èi «un importante precedente che contribuisce a far chiarezza: chi utilizza i diritti d’autore di un artista o di un editore è tenuto a pagare direttamente i titolari dei diritti o chi abbia ricevuto da questi ultimi il mandato alla gestione dei diritti e non può pagare sempre e comunque la Siae anche in relazione a diritti estranei al repertorio dei propri mandanti e associati».