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UNIONE EUROPEABce: «Ripresa solida ma la politica monetaria è ancora necessaria»

29.05.17 - 16:32
Lo ha affermato Mario Draghi davanti al Parlamento europeo, durante il discorso focus particolare anche sulla sicurezza informatica
Bce: «Ripresa solida ma la politica monetaria è ancora necessaria»
Lo ha affermato Mario Draghi davanti al Parlamento europeo, durante il discorso focus particolare anche sulla sicurezza informatica

BRUXELLES - «Rimaniamo fermamente convinti che una quantità straordinaria di supporto alla politica monetaria è ancora necessaria per riassorbire l'attuale livello di risorse non utilizzate e perché l'inflazione rientri e si stabilizzi in modo duraturo intorno al 2% nel medio termine». Lo ha detto il presidente della Bce Mario Draghi in audizione questo pomeriggio davanti al Parlamento europeo

«La ripresa sta diventando sempre più solida e continua ad ampliarsi», la «disoccupazione è scesa al livello più basso dal 2009», la fiducia di consumatori e imprese è salita. Ma «le pressioni sull'inflazione» e quelle domestiche dagli stipendi, sono ancora «insufficienti a sostenere una duratura convergenza sull'inflazione verso l'obiettivo di medio termine» e quindi «abbiamo ancora bisogno di condizioni del credito molto accomodanti», ha aggiunto il presidente della Bce nel suo intervento focalizzato in particolare sul tema dell'innovazione finanziaria.

Sostenendo i redditi nominali, le nostre misure di politica monetaria stimolano gli investimenti e i consumi, che sono precondizioni perché l'inflazione torni sotto, ma vicino, al 2%, ha aggiunto Draghi. «Una economia più dinamica, nel tempo, favorirà un sano ritorno a tassi di interesse più alti».

I rischi dei crimini informatici - Parlando dei rischi derivanti dall'utilizzo di nuove tecnologie Draghi ha rilevato che «devono essere gestiti con cura, in particolare nel contesto di una maggiore preoccupazione in materia di 'cybersecurity'».

«Il rischio informatico - ha affermato - è da tempo una priorità per le autorità di vigilanza nazionali ed europee. Come supervisori dell'infrastruttura dei mercati finanziari, dobbiamo anche garantire che i singoli sistemi, oltre alla rete nel suo complesso, siano operativamente resilienti alla criminalità informatica».

«Siamo pronti a sostenere le banche a riorganizzare le loro attività nella zona euro» in seguito alla Brexit, ma è «necessario che le banche si preparino in tempo», ha aggiunto Draghi. «Molti dei rischi del processo di Brexit hanno a che fare con come il processo viene gestito: se viene gestito bene i rischi potrebbero non materializzarsi», ha aggiunto.

«Non bisogna avere paura di cambiare» - «E' molto importante che cominciamo a pensare» al completamento dell'Unione economica e monetaria «senza paura di cambiare i trattati, se necessario. E già iniziare a pensare» senza il 'tabù' dell'intangibilità dei trattati «è un grande passo avanti», ha continuato Draghi.

Ora, ha poi aggiunto, «è tempo di riflettere» sul fatto se «il nostro sistema di convergenze basato sulle regole possa essere migliorato. L'esperienza ci dice che l'Unione economica e monetaria ha resistito» alla crisi finanziaria, «ma andando molto vicina ad una situazione molto critica».

«E' naturale pensare - ha continuato Draghi - che una costruzione che è stata minacciata in quel modo resta fragile e deve essere completata. Dobbiamo fare progressi». E, per farli, servono «fiducia tra i Paesi e convergenza» tra i medesimi. E le riforme strutturali «fanno parte del processo di convergenza», ha concluso.
 
 

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COMMENTI
 

Arpac 6 anni fa su tio
"Ripresa solida" ... AHAHAHAHAHAHAHHAHAHAH ... Sono troppo forti, davvero. Tra i costruttori di castelli di carta e gli idealisti/utopisti che ancora ccredono nel messaggio di apertura e coesione sociale siamo messi bene!

miba 6 anni fa su tio
Certo che ce ne saranno di creduloni che crederanno a tutte le stupidaggini che vengono loro raccontate.

Arpac 6 anni fa su tio
Risposta a miba
A questo punto miba, é patologico.
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