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SVIZZERAUtile netto di 1,3 miliardi per il primo trimestre di UBS

28.04.17 - 07:12
Il risultato è in progressione del 79%, rende noto il numero uno bancario elvetico
Keystone
Utile netto di 1,3 miliardi per il primo trimestre di UBS
Il risultato è in progressione del 79%, rende noto il numero uno bancario elvetico

ZURIGO - Inizio d'anno da incorniciare per Ubs, che nel primo trimestre ha registrato un utile netto di 1,3 miliardi di franchi, in progressione del 79% rispetto allo stesso periodo del 2016, che si era però rivelato relativamente debole.

L'istituto ha approfittato del miglioramento dell'umore e della fiducia degli investitori e di un incremento delle attività dei clienti. Il dato annunciato oggi supera nettamente le previsioni degli analisti, che in in media si aspettavano un risultato netto di 916 milioni."I nostri ottimi risultati mettono in evidenza la forza e il potenziale della nostra attività", ha sottolineato il Ceo di UBS Sergio Ermotti.

Il generale il vento nel mondo degli affari ha cambiato direzione, in particolare dopo l'elezione del presidente americano Donald Trump, che ha innescato un rally in borsa e aumentato l'appetibilità dei mercati finanziari.

Il gruppo ha registrato un utile ante imposte rettificato di 1,93 miliardi di franchi, in rialzo del 42% su base annua. Tutte le divisioni sono progredite, nonostante le condizioni di mercato molto variabili. I ricavi operativi rettificati sono aumentati dell'8%, trainati da Investment Bank, Wealth Management Americas e Wealth Management. La progressione più marcata è stata fatta segnare dalla banca di investimento, con un utile ante imposte in crescita del 90% a 480 milioni di franchi.

Il rapporto costi/ricavi ha fatto un passo avanti di 8,1 punti al 77,6%, mentre la redditività dei fondi propri è salita di 5 punti al 10,9%. Da gennaio a marzo l'afflusso di capitali nella gestione patrimoniale è stato di 20,5 miliardi, con entrate nette di 3,9 miliardi.

La banca ha peraltro continuato a compiere progressi nel suo programma di contrazione dei costi. L'obiettivo è di giungere ad una riduzione pari a 2,1 miliardi entro la fine del 2017: a marzo si era a quota 1,7 miliardi. Il numero dei posti di lavoro a tempo pieno è sceso di oltre 1'100 unità a 59'400.

Quanto al futuro prossimo l'istituto ritiene che la ripresa globale continuerà. Le incertezze macroeconomiche e le tensioni geopolitiche rischiano comunque ancora di intaccare la fiducia dei clienti e i volumi delle transazioni. Bisognerà inoltre tener conto dell'implementazione dei nuovi standard patrimoniali per le banche in Svizzera e delle proposte di cambiamento del quadro normativo internazionale.

Commentando i risultati trimestrali il CEO Sergio Ermotti ha detto in una conferenza telefonica che UBS è il solo amministratore patrimoniale veramente globale". Secondo il manager luganese agire in modo globale è fondamentale per il successo a lungo termine. UBS - ha aggiunto - non è solo leader globale nell'amministrazione patrimoniale, ma è anche numero uno in Asia, Europa e Svizzera, nonché numero due sui mercati emergenti. Solo negli Usa, dove è al quarto posto, vi è ancora un certo margine di progressione.

Tendenzialmente UBS intende puntare su una crescita che porti profitti e non su una crescita fine a stessa: gli afflussi netti di denaro non saranno quindi più così fortemente al centro dell'attenzione come prima. "L'importante è la qualità", ha detto Ermotti. Nonostante il difficile contesto, il CEO vede un ottimo potenziale per il futuro. La performance nel primo trimestre, ha detto, ha mostrato quanto forti potranno essere gli affari futuri nel momento in cui le condizioni miglioreranno.

 

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